"Non ci sono dubbi" sulla colpevolezza di Abdallah Bouguedra dal momento che le vittime "lo hanno visto nel primo segmento dell'accerchiamento" e una delle due "lo ha rivisto da terra quando era in preda della furia del branco".
Lo ha sostenuto la pm Alessia Menegazzo nella requisitoria conclusa con la richiesta di condannare il 22enne, nato a Torino ma di origine marocchine, a 6 anni di reclusione per la violenza sessuale e la rapina ai danni due amiche la notte di Capodanno del 2022 in piazza Duomo a Milano.
"Con assoluta ostinazione - ha aperto l'intervento la rappresentante della Procura - nonostante le evidenze processuali Bouguedra ha continuato fino all'ultima udienza mentendo a sostenere di essere il ragazzo descritto dalle vittime. Le due ragazze quella sera pochi minuti prima dell'aggressione del branco erano state avvicinate e molestate. Ricordavano benissimo quel ragazzo con il giubbotto rosso e le meches bionde".
Per la pm, titolare delle indagini della Squadra mobile, il 22enne "ha sempre mentito, era li' faceva muro mentre" la vittima di 19 anni "veniva brutalmente violentata. Non si tratta di una mera partecipazione, ma di una presenza attiva per soddisfare il proprio piacere. Ha aumentato la forza intimidatrice del branco" con la quale "ha agevolato gli altri aggressori. La sua presenza - ha chiosato la pm - ha annientato e paralizzato la forza di reazione della vittima".
Dopo la requisitoria prenderanno in ordine la parola l'avvocato Silvia Allai, legale di parte civile di una delle due vittime, l'avvocato del Comune di Milano, anch'esso costituitosi come parte civile, e il difensore dell'imputato, oggi presente in aula.