
All’interno ci sono opere d’arte, arredi e oggetti considerati inamovibili
Senago (Milano) - Un passato illustre che l’ha vista ospitare personaggi come San Carlo Borromeo, Leonardo Da Vinci, Alessandro Manzoni, Jorge Borges e tanti altri. Un restauro nel 1983 che la riportò al suo antico splendore originario e poi la trasformazione in un hotel di lusso voluto dal nuovo patron Armando Verdiglione. In pochi anni diventa il quartier generale della sua Fondazione e dell’Università internazionale del Secondo Rinascimento. Nel 2017 il fallimento e il sequestro della villa a causa delle vicende giudiziarie che avevano coinvolto Verdiglione. Così Villa San Carlo Borromeo di Senago era finita nelle aste giudiziarie. Il prezzo base iniziale stabilito dal Tribunale di Milano era di 14.800.000 euro. Ma non ci furono offerte. Ora, dopo le indiscrezioni degli ultimi mesi, la notizia attesa: la dimora storica è stata comprata da un misterioso acquirente straniero. La conferma arriva dal portale di Parva Domus, sito specializzato nella promozione della vendita telematica degli immobili all’asta. Cliccando sul portale accanto alle foto della dimora storica senaghese da qualche giorno appare la scritta venduto. Il nuovo proprietario avrebbe comprato Villa San Carlo Borromeo per un importo di 5 milioni e 900mila euro. Un lotto unico costituito dalla Villa storica (51 stanza e ampi saloni) e dalle unità minori come il Museo di Sant’Eustorgio, il Museo di Sant’Ambrogio, il Museo di San Protasio, la Serra di San Bruno, la Casa dello Zio Tom, la Bottega di Leonardo e la Ghiacciaia, inseriti in un parco di oltre nove ettari.
Un laconico commento del sindaco Magda Beretta è la conferma che la vendita c’è stata, «l’Amministrazione è molto felice dell’assegnazione della Villa. Questa notizia è un tassello importante per la rinascita del simbolo di Senago. L’Amministrazione dovrà lavorare affinché vi siano giornate dedicate alla visita e alla fruibilità della Villa in accordo con la proprietà». E così da giorni in città si fanno nomi sul Paperon de’ Paperoni venuto da lontano che ha acquistato l’amata villa e sulle possibili destinazioni. E la fantasia non manca, qualcuno è certo si tratti di un magnate dell’Est Europa, altri di uno sceicco già proprietario di una catena di hotel di lusso. Altri ancora parlano di un acquirente cinese. Quel che mette tutti d’accordo e l’auspicio che la Villa riapra i cancelli del parco, le porte dei saloni che in passano hanno ospitato eventi culturali, congressi, ricevimenti e banchetti. Oggi, infatti, dopo cinque anni la Villa San Carlo Borromeo è ancora chiusa, circondata da erbacce e abbandonata con i suoi tesori. Come si legge nelle relazioni e nelle perizie allegate all’annuncio di vendita all’interno ci sono opere d’arte, arredi e oggetti considerati «inamovibili» per il vincolo artistico che c’è sul complesso architettonico.