Villa Gina, il Parco compra casa

Il passaggio di proprietà di Villa Gina da Trezzo sull'Adda al Parco Adda Nord è ufficiale, con una spesa di circa 1,6 milioni di euro. L'ente fluviale occupava la dimora in comodato d'uso da oltre trent'anni. La sede rimane a Trezzo, con modifiche segnaletiche in arrivo.

Villa Gina, il Parco compra casa

Villa Gina, il Parco compra casa

La firma dell’atto notarile nelle scorse settimane e l’altro giorno l’ufficialità da parte dell’ente: passaggio dal Comune al Parco Adda Nord ultimato, e Villa Gina è di proprietà dell’ente fluviale. Per l’acquisto della dimora dal Comune, il Parco Adda Nord ha speso una somma di circa 1 milione 600mila euro. Proprietà a parte, poco cambia: da oltre trent’anni l’ente fluviale occupava i locali della dimora sul fiume in regime di comodato d’uso. Il passaggio di proprietà riguarda il corpo di fabbrica della villa centrale, una parte a ovest, una parte del cortile. Rimane al Comune una porzione laterale già in uso ad associazioni e scuola di musica.

L’atto notarile, in uno studio trezzese, ha chiuso un iter di "compravendita" che è stato lungo anni. In una nota del Parco i passaggi fondamentali. Villa Gina, vi si ricorda, era stata ceduta gratuitamente dalla Regione Lombardia al Comune di Trezzo sull’Adda con atto di donazione nell’aprile del 1987. L’arrivo del Parco Adda Nord risale al 1993, e a quell’anno risale la prima convenzione con il Comune, via via rinnovata e adeguata. Sede sontuosa e prestigiosa, ma edificio "d’annata". Negli anni l’ente fluviale ha impegnato, per interventi di ristrutturazione, restyling energetico e manutenzioni, almeno 1 milione di euro. Negli anni scorsi, sotto la presidenza di Francesca Rota, l’avvio dell’iter per l’acquisizione. In precedenza molto si era vociferato di un possibile trasloco del Parco in altra sede, e in altro Comune, che aveva proposto location prestigiose "Ma fin dall’inizio - così la nota dell’ente - la volontà della presidente e del consiglio è stata quella di mantenere a Trezzo la sede". Il primo atto formale una delibera della Comunità dei sindaci ad autorizzare l’operazione economica. Per "comperare casa", il Parco ha rinunciato anche a qualche gioiello di famiglia: fra gli altri una porzione del Museo della Seta di Garlate. La nuova stagione di proprietà comporterà qualche modifica "segnaletica": una siepe dividerà a breve il giardino pubblico dalla parte di proprietà del parco, evidenziata da cartellonistica. M.A.