Chiude 'Viel' in viale Abruzzi. "Scelta di famiglia e per l’arte"

Milano, 1 novembre 2019 - Era quasi un rito. Prima di andare a vedere un film al cinema «Plinius», si passava a prendere un gelato o un frullato da «Viel» in viale Abruzzi. Ma dopo 18 anni questo rito non potrà più andare avanti. No, perché sul suo profilo Facebook la storica gelateria annuncia la «chiusura dell’attività». Il motivo? Una scelta di vita, come spiega il giovane Luca Viel: «La chiusura è collegata al fatto che i miei genitori vogliono giustamente andare in pensione, mio fratello ha messo su famiglia e la domenica vorrebbe stare con moglie e figli, io ho 36 e non ho mai fatto un weekend, un ponte, un festivo, una domenica a casa e torno tutti i sabati a casa alle tre di notte». Non solo . La decisione finale è stata influenzata dall’arte. «La mia passione – aggiunge Luca Viel – è l’intaglio di frutta e verdura e vorrei dedicare più tempo a quello e cercare un lavoro che mi dia modo di esprimere la mia arte, fare allestimenti, docenze e tutte quelle cose che con una attività mia che mi prosciuga tempo ed energie non riuscirei a fare». Basta dare un’occhiata al suo profilo Facebook per rendersi conto che Luca ha fatto dell’intaglio di frutta una vera e propria arte a cui dedicare la vita, non solo in ritagli di tempo concessi dal lavoro in gelateria. Abbassare la saracinesca, dunque, è stata una scelta di vita, anche se i gestori di Viel di viale Abruzzi (chiude solo quel locale, il marchio «Viel» resta in corso Buenos Aires) fanno sapere anche che la convivenza con la burocrazia applicata ai piccoli imprenditori di certo non aiuta ad andare avanti. Ma non è stata questa la causa principale per l’annuncio della chiusura. Motivi a parte, dopo l’annuncio della fine di un’attività quasi ventennale, gli attestati di stima nei confronti della gelateria non sono mancati. Tanto che, sempre su Facebook, i gestori di Viel hanno ringraziato tutti i loro più affezionati clienti: «I vostri messaggi d’affetto ci commuovono». E hanno pure scherzato un po’ sulla chiusura: «No, non è uno scherzetto di Halloween».