MICHELE MEZZANZANICA
Cronaca

Vicinimiei, il tuo quartiere in un click

A Milano il primo social network di vicinato: attivi 150 gruppi in tutta la città

Giulia Buffa, fondatrice di Vicinimiei.it

Milano, 10 novemvbre 2018 - Suggerimenti su baby sitter e parrucchieri, creazioni di gruppi fitness e tavoli da bridge, ma anche prestito di oggetti vari e promozione di petizioni da presentare in Comune. L’utile e il dilettevole, il frivolo e l’impegnato: c’è un po’ di tutto in Vicinimiei.it, il social network di quartiere creato nel marzo di quest’anno a Milano da Giulia Buffa, intraprendente 27enne di origine fiorentina che sta portando i rapporti di vicinato a livello 2.0.

Giulia, come nasce quest’idea?

“Dopo la maturità ho cominciato a viaggiare in tutto il mondo e ho sempre sentito il bisogno di conoscere i miei vicini, andavo letteralmente a bussare alle porte delle case. Dopo l’ultimo trasferimento, in viale Abruzzi a Milano, ho trovato in Germania un partner commerciale che aveva i miei stessi obiettivi e ho fondato Vicinimiei.it. Il nome è un omaggio ad Amici Miei di Monicelli”.

Quante persone è riuscita a coinvolgere?

“Ci sono 150 quartieri attivi, ormai abbiamo coperto quasi tutta Milano. Ovviamente con quartieri intendiamo zone ben definite con un potenziale di massimo 5.000 residenti, perché è proprio il vicinato che vogliamo promuovere. La risposta di Milano è stata molto positiva, è come se la gente stesse aspettando un social network di questo genere”.

Come funziona in concreto Vicinimiei.it?

“Ci si può iscrivere sia sulla app che tramite il sito: basta fornire nome, cognome e indirizzo completo. Si sceglie una password e si viene inseriti nel gruppo del quartiere di riferimento, dove si interagisce con i vicini. Il tutto gratuitamente”.

Non ci sono rischi per la privacy e la sicurezza?

“Abbiamo un legale che si occupa degli aspetti legati alla privacy, in ogni caso non cediamo alcun dato a terzi e non c’è pubblicità. Per quanto riguarda la sicurezza, le informazioni sono visibili per gradi: il cognome solo ai vicini che stanno nello stesso gruppo, il numero civico agli inquilini dello stesso palazzo. In fondo promuoviamo la trasparenza e la fiducia tra vicini di casa”.

Quali informazioni ci si scambia in un gruppo?

“Un po’ di tutto, dagli eventi nel quartiere agli hobby da condividere, dalle questioni pratiche come baby sitter o prestito di oggetti a discussioni più impegnate, come ad esempio raccolte firme su determinati problemi della zona in cui si vive”

Vicinimiei.it esiste solo a Milano?

“In Italia sì, ma mi piacerebbe espanderlo ad altre grandi città del Nord. Piattaforme simili esistono in Francia, Spagna e Germania”.

Come pensa di fare, se la piattaforma è gratuita e non c’è pubblicità?

“Oggi abbiamo alcuni finanziatori privati che sostengono il progetto, per il futuro vedremo. Quel che è certo, Vicinimiei.it resterà sempre gratuito”.