Via Foppa, manifesti di protesta stile necrologio sulle vetrine dei negozi

I commercianti: strada morta per i cantieri M4, dal Comune solo promesse

Un commerciante di via Foppa con il cartello funebre in mano

Un commerciante di via Foppa con il cartello funebre in mano

Milano, 4 ottobre 2017 - «I condomini, i commercianti, gli abitanti tutti partecipano con immenso rimpianto e dolore alla prematura dipartita della via Foppa. Nonostante gli immensi sforzi profusi, nulla è valso». Così recita il manifesto di protesta affisso ieri da commercianti e residenti sulle vetrine dei negozi ma anche sulle facciate dei palazzi. Un manifesto che si è via via diffuso in questi giorni: prima tenuto all’interno dei negozi, eccolo ieri in bella vista all’esterno degli stessi. Toni da necrologio, piaccia o no. Il problema è sempre lo stesso: il cantiere per la realizzazione della Metropolitana 4, i disagi portati in dote dal cantiere ai negozianti e agli abitanti della zona e, a detta di chi protesta, la distanza tra gli impegni presi dal Comune col quartiere e quelli davvero onorati. Meglio andare nel dettaglio.

«Da mesi e mesi abbiamo segnalato come via Foppa sia un deserto dentro la città – spiegano Ferdinando De Venere, titolare di una profumeria, e Stefano Gorla, titolare di un negozio di casalinghi –. La via non è più servita dai mezzi pubblici, quindi abbiamo perso il passaggio di persone. La viabilità è stata stravolta e arrivare in auto davanti a molte vetrine della via è un’impresa quando non è addirittura impossibile: qui le attività commerciali non lavorano più. Senza contare i disagi dei residenti». A fronte di queste recriminazioni, riproposte più volte, De Venere e Gorla ricordano: «L’assessore comunale alla Mobilità, Marco Granelli, ci aveva garantito che avrebbe riportato i mezzi pubblici lungo la via, in particolare soffriamo le modifiche al percorso dell’autobus 50, utilissimo al quartiere. In più ci era stato detto che si sarebbero creati in via sperimentale dei parcheggi e che si sarebbero installati cartelli per segnalare i negozi superstiti e aiutare gli automobilisti a raggiungerli». I cartelli sono stati installati, come riportato su queste pagine nelle scorse settimane. Ma non hanno incontrato il gradimento dei negozianti della zona: «Sono illegibili».

Questa la critica alla quale a suo tempo Granelli ha risposto sottolineando come il format dei cartelli fosse stato concordato con le associazioni dei commercianti. Quanto al passaggio dei mezzi pubblici e all’ipotesi di creare parcheggi, la sentenza del quartiere è netta: «La Giunta comunale non ha fatto quel che aveva detto». Quanto alla versione di Granelli, non è stato possibile averne alcuna nonostante i tentativi fatti da Il Giorno. Lunedì è stata pubblicata la graduatoria dei 29 progetti presentati da associazioni e cittadini che hanno partecipato alla call voluta dal Comune in collaborazione con M4 Spa e MM per l’organizzazione di eventi nei dintorni dei cantieri.

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