ALESSANDRA ZANARDI
Cronaca

Via Emilia a misura di bici: "Una piccola rivoluzione"

Molto più numerose le persone che ora si spostano sulle due ruote. La sicurezza è migliorata anche grazie all’aumento di “zone 30“

“Promossa” dalla Fiab la ciclabile sulla Via Emilia, pur con alcune criticità

Melegnano (Milano) - Le piste ciclabili sulla Via Emilia, "un esperimento, riuscito, per ricucire tra loro i quartieri della città". È questo il giudizio del popolo del pedale rispetto ai nuovi percorsi per le due ruote realizzati sulla statale 9, all’altezza di Melegnano. È qui che i rappresentanti locali della Fiab, Federazione italiana ambiente e bicicletta, l’altro giorno hanno eseguito un sopralluogo per verificare i flussi e le modalità di utilizzo delle piste. Insieme a loro, l’assessore ai lavori pubblici Marialuisa Ravarini e i membri del comitato Montorfano, l’area interessata dall’intervento. «Abbiamo avuto la conferma che sono sempre più numerose le persone che usano i nuovi tracciati, specie quello in direzione di Milano, in bicicletta e anche a piedi – riferisce Giulietta Pagliaccio, storica attivista della Fiab –. Non solo. La velocità delle auto su quel tratto è diminuita, ora i conducenti sono più rispettosi".

L’intervento voluto dall’amministrazione comunale aveva proprio lo scopo di moderare la velocità dei veicoli per favorire una più pacifica convivenza tra auto, biciclette e pedoni. Non a caso, le nuove piste ciclabili, una per senso di marcia, sono state disegnate con la vernice rossa direttamente sulla carreggiata della statale, che ha subìto perciò un restringimento. L’operazione è stata accompagnata dall’introduzione di zone 30 e di una segnaletica pensata per aiutare gli utenti deboli della strada a muoversi in sicurezza. "Abbiamo riconquistato la strada – commenta Pagliaccio –. Le persone che avevano sollevato dubbi sulla sicurezza di quelle piste? Non si è visto nessuno. Eravamo a disposizione anche per quello, confrontarci su timori e perplessità.

Ma chi aveva paventato grandi pericoli non si è fatto vivo". Certo, tutto è perfezionabile, tant’è che il sopralluogo ha fatto emergere anche alcune criticità: "C’è ad esempio un punto dove il guard rail è alto e sottrae visibilità – spiega l’esperta – e un altro dove ogni tanto le auto usano la pista alla stregua di un parcheggio". Aspetti sui quali associazioni e istituzioni intendono lavorare, per favorire un uso sempre più appropriato di quei tracciati. E se le ciclabili sulla via Emilia sono diventate realtà, il Sud-Est Milanese aspetta ora la realizzazione di un percorso intercomunale di 17 chilometri, destinato a collegare Melegnano, Cerro al Lambro, Carpiano e Locate Triulzi. C’è attesa anche per la pista Paullo-Mediglia, un percorso di due chilometri scarsi, del quale si parla da oltre dieci anni: ora la progettazione definitiva dell’opera è stata finanziata da Regione Lombardia con 75mila euro.