EMPIO MALARA*
Cronaca

Via d’acqua Milano-Pavia Sogno e realtà

Empio

Malara*

Nella darsena di Milano vi sono, a disposizione dei cittadini e dei visitatori di Milano, diverse case

galleggianti (house boat) dotate di biciclette per poter navigare (anche in presenza di covid) e raggiungere Pavia, Piacenza, Cremona,Mantova, Ferrara, Chioggia e la laguna di Venezia. Durante il percorso, le famiglie ( o i congiunti) che affitteranno le case galleggianti per un fine settimana a bordo potranno ad esempio usare le biciclette per andare a visitare la Certosa di Pavia, uno dei gioielli dell’architettura lombarda. Un sogno? No una realtà se si completerà il restauro delle conche di navigazione del Naviglio di Pavia, un restauro necessario e doveroso per restituire al Naviglio di Pavia la sua classificazione di canale navigabile costruito in sostituzione del Naviglio di Bereguardo, per raggiungere , via acqua, il fiume Ticino e dal Ticino attraverso il Po, Venezia e il mare Adriatico. L’Istituto per i Navigli e il Centro Studi Grande Milano rivolgono un appello al presidente di Regione Lombardia perché provveda a finanziare il restauro del Naviglio di Pavia e ai sindaci di Milano e Pavia perché sollecitino la Regione. Rendere di nuovo navigabile il Naviglio di Pavia significa ridare lustro ad una delle opere idrauliche più prestigiose d’Europa; poter riusare i salti d’acqua per produrre energia idroelettrica da fonte rinnovabile, un progetto green richiesto dall’Unione Europea che ha stabilito con chiarezza una svolta ambientalista dell’economia: valorizzare il territorio della città metropolitana; ridare funzionalità ad una infrastruttura indispensabile per dare continuità di navigazione all’idrovia Locarno – Milano – Pavia – Venezia; completare e utilizzare i ponti mobili costruiti di recente; dare lavoro alle imprese di restauro delle opere idrauliche, non solo incentivare e sostenere la nautica da diporto, ma anche creare nuovi posti di lavoro nella attività turistiche di

navigazione interna; incentivare la mobilità dolce, sia per via

acqua che per via di terra, significa unire in matrimonio nave e biciclette e ampliare l’offerta di

navigazione delle case galleggianti.

*Architetto e presidente

Amici dei Navigli