Via Anfossi, nuovo crollo: "Altro cedimento improvviso nella palazzina sequestrata"

Nessun ferito. Una cittadina: "Un grande spavento"

Via Anfossi, nuovo crollo: "Altro cedimento improvviso nella palazzina sequestrata"

Via Anfossi, nuovo crollo: "Altro cedimento improvviso nella palazzina sequestrata"

"Ci risiamo: è crollata un’altra porzione di palazzina". A guardare sconsolata fuori dalla finestra, tirando un sospiro di sollievo perché nessuno è rimasto ferito, è Anna Gioia, tra gli abitanti che vivono tra via Anfossi e via Sciesa, in zona Porta Romana, a pochi metri da quel che resta del fabbricato di tre piani che si era sgretolato pochi minuti prima della mezzanotte dello scorso 15 luglio, mentre era in corso la ristrutturazione. Essendo notte, per fortuna, in quel momento non c’erano operai al lavoro. Da allora la parte interessata dal crollo è sotto sequestro. E ieri, forse anche a causa delle raffiche di vento, un altro pezzo di palazzina è piombato al suolo diventando un cumulo di macerie. "È successo a mezzogiorno e mezzo: prima un suono “ovattato“, poi il tonfo. È stato come rivivere l’incubo", continua Gioia, che era in casa, a pochi metri, con gli anziani genitori.

Anche in questo caso fortunatamente non c’era nessuno in quel punto, a maggior ragione considerando che il sito è sotto sequestro e che quindi non ci sono lavori in corso. Intervenuti i vigili del fuoco per verificare la situazione e scongiurare eventuali nuovi cedimenti. "Queste case sono a incastro. Sono ormai ruderi abbandonati a se stessi", commenta la cittadina. La palazzina, che risale agli anni Trenta, è di proprietà di un fondo immobiliare gestito da Investire SGR (prima ancora, apparteneva al Policlinico). La scorsa estate, sull’immobile, da tempo inabitato, erano in corso lavori di rinforzo e consolidamento strutturale. Dopo il crollo sono scattate le indagini, ancora in corso. M.V.

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