Patrizia Bolzoni: vesto le spose da più di 30 anni, stavolta l’abito l’ho disegnato per me

Gorgonzola, all'altare la stilista di vestiti da cerimonia di alta sartoria ed erede della maison. Lo sposo è Pietro De Fazio, compagno di scuola di Patrizia

Patrizia Bolzoni (a sinistra) con la sorella Grazia

Patrizia Bolzoni (a sinistra) con la sorella Grazia

Gorgonzola (Milano) - "Da più di trent’anni vesto spose e realizzo sogni, e ora tocca a me": all’altare sabato mattina Patrizia Bolzoni, stilista di abiti nuziali erede con la sorella della "maison" sartoriale fondata da Angelo Bolzoni, il sarto dei vip degli anni ‘60, orgoglio di Gorgonzola. Lo sposo è Pietro De Fazio, suo compagno di scuola, "dopo decenni ci siamo ritrovati". E il matrimonio si preannuncia un evento: anche, inutile dirlo, di stile. Ha gli occhi lucidi la 57enne Patrizia nel raccontare i preparativi del suo primo "sì", nell’Atelier Bolzoni Spose di via Italia, dove prendono vita gli abiti per il gran giorno, disegnati da Patrizia e Maria Grazia, instancabili realizzatrici di desideri. L’incontro con Pietro una parte della favola.

"Eravamo compagni alle elementari. Lui dice che gli piacevo già allora". Prima, una lunga vita separati, e per entrambi due amori perduti: Massimo, per vent’anni compagno di Patrizia, e Federica, moglie di Pietro, tutti e due prematuramente scomparsi. "Ma saranno con noi quel giorno - dice Patrizia - . Noi pensiamo a loro come ad angeli. Che ci stanno accanto, hanno guidato il nostro incontro, e ci scorteranno in chiesa, dove inizieremo la nostra nuova vita. Non saranno i soli. Vi sarà la mamma di Pietro, che ci ha da poco lasciato. E mio padre Angelo, che è sempre accanto a noi. Per questo andrò sola all’altare. Nessuno potrebbe prendere il suo posto".

Occhi puntati sull’abito da sposa, naturalmente home made, naturalmente top secret. "È in broccato color oro, accollato e lucente, con una mantiglia chantilly orlata a mano. Sono una sposa d’inverno, e Natale è vicino". Lo stile? "Mi sono ispirata all’abito che indossò Grace Kelly nel giorno delle sue nozze. Ho disegnato abiti di foggia differente. Ma ho sempre saputo che mi sarei sposata con un abito così".

Abito realizzato, con amore, in casa. "Disegnato da me e Maria Grazia, ricamato da mia madre, Lina Ghetti. Ho scritto che insieme alle sue mani lavoravano quelle di mio padre. Amo pensare sia così". Un abito in chiesa e poi due cambi, sempre in lungo e "stile princess", "che in realtà - scherza la quasi sposa - ho dovuto prevedere per stare dietro a Pietro, che indosserà, in sequenza durante la giornata, tre abiti, naturalmente della collezione di Angelo Bolzoni". I dettagli della cerimonia nella chiesa dei santi Protaso e Gervaso e della giornata sono stati affidati alla wedding planner Serena Colavita, "ma avevamo le idee molto chiare, un progetto: in chiesa rami di betulla e luce, ad evocare l’albero della vita. Pietro mi attenderà a metà navata. E mio padre sarà lì, accanto a me".

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