Verso la guerra con un carico di aiuti Odissea per la Pace, motori accesi

Cibo, vestiti, generatori, medicine, materiale sanitario: la merce arriverà a destinazione venerdì prossimo

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di Massimiliano Saggese

Cibo, vestiti, 14 generatori. Medicine e materiale sanitario. Pannolini per bambini e pannoloni per adulti: Odissea per la Pace 5 è partita per l’Ucraina, la merce arriverà a destinazione il 24 febbraio a un anno esatto dall’inizio della guerra. È la quinta missione diretta in Ucraina organizzata da Progetto di Vita, Chiesa Evangelica, Chiesa Ortodossa di Milano e Milano Sospesa. La carovana farà tappa prima a Cernivci e poi a Kiev per portare aiuti alimentari, generatori, medicinali. La prima missione, Odissea 1, era partita il 3 marzo scorso a una settimana dall’inizio del conflitto. Era stata la prima missione umanitaria partita dall’Italia ad entrare in Ucraina. Guidata dall’arcivescovo Avondios Bica, della Metropolia ortodossa di Aquileia, punto di riferimento della chiesa ortodossa di via San Gregorio a Milano e capofila della missione. "A un anno dalla prima Odissea - spiega monsignor Avondios Bica - non è cambiato nulla ed è cambiato tutto. Prima ci chiedevano anche solo una semplice pastiglia per il mal di testa, ora ci chiedono generatori, capi d’abbigliamento per passare l’inverno. Purtroppo questa tragedia non pare finisca presto ma Odissea della Pace durerà finché gli ucraini avranno bisogno di aiuto". Il reverendo Andrea Gattuso: "Si fa un po ‘più fatica a raccogliere beni ma la gente comunque dà il meglio di quello che ha. Gli aiuti serviranno in Ucraina per molto tempo anche quando la guerra finirà e noi speriamo finisca presto.

Inoltre Odissea non si fermerà solo all’Ucraina: c’è bisogno da molte parti come in Turchia e Siria per il terremoto dove già ci siamo attivati, sempre insieme. Ci piace mettere da parte le differenze: uno degli slogan della nostra associazione, progetto di Vita, è "Le strade di chi vuol fare il bene si incontrano sempre". Infatti se monsignor Avondios per Odissea guiderà la carovana in Ucraina, reverendo Andrea gattuso è diretto in Turchia. "La guerra è stata un po’ dimenticata, per la prima Odissea avevamo fatto partire 17 mezzi, ora è partito un autotreno con un furgone - spiega Michela Stassano di Milano Sospesa, realtà che è il fulcro di queste missioni -. Le persone sono molto generose comunque perchè il cuore delle persone è grande".

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