
di Marianna Vazzana
"Viviamo nell’incertezza. Enpam ha lanciato la vendita immobiliare ‘Project dream’ ma per noi continua a essere un incubo perché non abbiamo risposte". Parlano gli inquilini che ieri hanno manifestato in via Viviani, zona Repubblica, ai piedi della sede milanese di Enpam, la cassa previdenziale di medici e odontoiatri, supportati dai sindacati Sunia, Sicet e Unione Inquilini. Una rappresentanza di oltre 1.500 famiglie che vivono tra Milano, Basiglio e Vimodrone, di cui 739 in scadenza di contratto o con contratti scaduti, preoccupati di restare senza un tetto a causa della dismissione del patrimonio immobiliare dell’ente. Una delegazione è stata ricevuta da Enpam Re: "Ci è stato riferito che l’iter - hanno spiegato i rappresentanti sindacali dopo l’incontro - è in fase iniziale. La proprietà dovrà valutare le offerte che arriveranno ma al momento non prende impegni sulla tutela degli inquilini. Noi abbiamo ribadito questa richiesta, soprattutto per i più fragili, e di essere coinvolti prima della vendita in blocco". L’asta, a cura di Fondazione Enpam, comprende 31 asset direzionali sparsi per l’Italia, per un valore complessivo di un miliardo di euro. Alcuni inquilini abitano negli appartamenti da oltre mezzo secolo: Gianfranco Cerlienco, settantasettenne, vive in via Valla, alla periferia sud, dal 1968, "e ora sono nel limbo: il contratto scadrà a giugno e non so che succederà. Noi abbiamo bisogno di tutele e di certezze: la maggior parte dei residenti ha superato i 70 anni".
Domenico De Luca, del complesso di via Sulmona, aggiunge che "siamo rimasti all’oscuro di tutto. Che fine faranno le persone che non potranno permettersi di comprare la casa? Se arriverà un nuovo proprietario consentirà agli inquilini di restare?". L’apertura delle offerte è prevista per il 3 maggio "e abbiamo chiesto un incontro prima della vendita", ha evidenziato Mattia Gatti, del Sicet. Gianni Belli, di Unione Inquilini ha aggiunto: "Non ci fermeremo finché non ci sarà un impegno sulle tutele degli inquilini". Per il Sunia si è espressa Milena Pollara: "E’ urgente che anche il Comune di Milano si faccia parte attiva".