
La vicesindaca Angela Comelli con il quadro della “Madonna della speranza” opera della pittrice locale Cristina De Biasio
L’originale rimasto per secoli in un’edicola votiva, a ridosso di una vecchia filanda lungo il naviglio. Un gruppo di cittadini già impegnato, un anno fa, a promuoverne il restauro. Una caduta accidentale, e il ricovero provvisorio dell’opera in una cantina, al numero 100 di Villa Fornaci. Solo due giorni dopo, il 15 maggio del 2024, la drammatica alluvione che seppellì d’acqua e fango case e cantine. Inclusa quella che custodiva, incredibilmente, e da sole 48 ore, la "Madonna con il bambino" amata da tanti bellinzaghesi.
Un anno dopo, ecco un nuovo quadro, opera di una pittrice del paese, Cristina De Biasio: “la nuova” Madonna con il bambino a colori accesi, uno sfondo verde speranza incorniciato di rose. E un nuovo nome, "Madonna della speranza". Il dipinto tornerà nella sede originaria, un’edicola votiva lungo il naviglio, in concomitanza con l’anniversario del drammatico evento, a metà della settimana prossima. Per ora è sul tavolo nell’ufficio del sindaco Michele Avola e della vice Angela Comelli.
Una piccola storia nella grande storia dell’alluvione di Bellinzago Lombardo. "Davvero una storia singolare - così Comelli - . Il vecchio dipinto era lì, all’esterno della storica Filanda, da tempo immemorabile. Era usurato, e alcuni cittadini avevano già chiesto di poterlo prelevare per un restauro". Solo due giorni prima del nubifragio, però, il quadro da tempo malmesso era caduto. Il giorno in cui l’acqua invase il paese si trovava in una cantina dove una cittadina aveva acconsentito a custodirlo, e non sfuggì alla distruzione.
"Nei mesi, e superata la fase di emergenza, la pittrice De Biasio si è messa al lavoro". La nuova Madonna non è una copia della Madonna perduta. L’artista ha realizzato un’opera ricca di luce e di elementi simbolici. Il ritorno del quadro nella "sua" edicola ha un doppio significato: un’opera d’arte restituita, l’immagine della Madonna quale protettrice della comunità e simbolo di speranza. L’operazione è avvenuta anche sotto egida della Parrocchia: "Il nuovo nome, “Madonna della Speranza”, è stato scelto proprio dal parroco".