Vaccino Covid, ventimila lombardi con la quarta dose

Oltre metà delle vaccinazioni nell’ultima settimana, con l’apertura agli over 80. Altre 18 mila sono prenotate

Quarta dose di vaccino antiCovid

Quarta dose di vaccino antiCovid

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Milano - Poco meno di ventimila lombardi hanno già avuto la quarta dose di vaccino antiCovid dal primo marzo, quando è partita la campagna del secondo richiamo, inizialmente riservata agli immunocompromessi (per loro, tecnicamente, si tratta del primo booster, in quanto il loro ciclo vaccinale consiste in tre iniezioni).

Delle 19.460 quarte dosi iniettate in queste sette settimane, il 58% sono andate a ultraottantenni, ma in realtà il grosso dei richiami agli “over“ (9.314 su 11.362) è stato somministrato in meno di una settimana, cioè da giovedì scorso quando sono partite le quarte dosi allargate alla popolazione over 80 in qualunque stato di salute, ai fragili tra i 60 e i 79 anni e agli ospiti delle Rsa, ma questi ultimi, circa 58 mila persone da vaccinare entro metà maggio nelle strutture, non rientrano nel conto dei quasi ventimila. Dei quasi ventimila invece più di metà (10.538) sono stati vaccinati con la quarta dose nell’ultima delle sette settimane, e tra loro gli ultraottantenni rappresentano più dell’88%.

Questione anche di numeri: a fronte di 70.231 persone tra 60 e 79 anni in condizioni di fragilità tali da rendere necessario un secondo richiamo, gli over 80 che hanno già avuto tre dosi antiCovid da più di quattro mesi in Lombardia erano oltre mezzo milione una settimana fa, e diventeranno quasi 700 mila entro agosto. Anche le prenotazioni della quarta dose, che sono partite a rilento in Lombardia come in tutta Italia (e com’era già avvenuto per la terza dose in autunno, prima che lo sbarco di Omicron imprimesse un’accelerata), sono effettuate principalmente da ultraottantenni: su 18.072 appuntamenti col secondo richiamo fissati tra hub e farmacie lombardi da oggi in poi, 17.111 riguardano nati prima del 1943.

Intanto, la Lombardia esce dal weekend di Pasqua con un numero di nuovi positivi al coronavirus (2.329 ieri) simili a quelli registrati nei giorni post festivi questo mese; con i ricoverati Covid in terapia intensiva che segnano di nuovo il minimo di 35 (toccato anche due settimane fa) e quelli nei reparti che continuano a oscillare, risalendo a 1.147 (il “picco“ post rimbalzo di marzo, 1.159, è stato toccato sempre due settimane fa), mentre i decessi registrati ieri, 4, segnano un calo rispetto alla media d’una trentina al giorno mantenuta per tutto il weekend.

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