
In arrivo 19 milioni di vaccini anti-Covid aggiornati contro la variante Omicron
Milano - A poco più di due settimane dalla prima campanella, in Lombardia l’86% del personale scolastico censito negli elenchi del Ministero dell’Economia (in tutto 232.191 tra docenti, amministrativi, tecnici e ausiliari delle scuole pubbliche e paritarie) e iscritto, anche da non residente, al servizio sanitario regionale (192.454 persone) ha avuto almeno un’iniezione di vaccino antiCovid; il 78% risulta completamente immunizzato. Mancano all’appello oltre 25mila tra docenti e non docenti, oltre a circa quattromila vaccinati con prima dose che non si sono presentati al richiamo (ma una parte potrebbe essersi infettata nel frattempo). Tra gli altri 39.737 lavoratori della lista (il 17%) né residenti né iscritti al servizio sanitario lombardo, i vaccinati scendono al 51% con una dose e al 39% con entrambe, abbassando le percentuali complessive all’80 e al 72%, e aggiungendo altri 19.649 addetti alla voce “da recuperare”. In teoria, perché, chiariscono dall’assessorato regionale al Welfare, potrebbero essersi vaccinati nella regione di provenienza.
Lo stesso vale per l’altro elenco creato da Palazzo Lombardia, più ampio di quello ministeriale perché aggiunge personale impiegato a vario titolo in asili e corsi di formazione, addetti alle mense e autisti di scuolabus: una "white list" di 333.481 persone, di cui 290.169 iscritte al servizio sanitario lombardo, e tra loro l’87% ha avuto almeno un’iniezione, il 79% ha completato il ciclo e salgono a 37.494 i non vaccinati. Il 13% della "white list", pari a 43.312 addetti, non è iscritto alla sanità lombarda e le percentuali scendono al 53% di coperti con una dose e al 40% d’immunizzati; ma anche in questo caso una parte dei 22.303 non vaccinati potrebbe aver provveduto fuori regione, senza sfruttare l’accesso diretto ai centri vaccinali garantito da luglio all’intera "white list". Mentre resta la prenotazione per i ragazzini lombardi dai 12 ai 19 anni, il 76% dei quali ha aderito alla campagna antiCovid, e tra loro l’86% (451.710 teenager) ha avuto almeno una dose e il 40% tutte quelle necessarie. I quindici giorni "che ci separano dall’inizio della scuola – sottolinea la vicepresidente della Regione Letizia Moratti – devono essere utilizzati da personale scolastico e ragazzi per vaccinarsi. Bisogna superare reticenze e timori infondati: dare continuità alla didattica in presenza è un obiettivo comune per ragazzi, famiglie e istituzioni".