Milano, uno studente su 100 senza vaccini tra inadempienti ed esonerati

Entro dicembre il monitoraggio del Miur

Bambini della Console Marcello sorridono all'inizio del nuovo anno scolastico (NewPress)

Bambini della Console Marcello sorridono all'inizio del nuovo anno scolastico (NewPress).

Milano, 13 settember 2018 - «L’uno per cento di tutta la popolazione scolastica lombarda non è vaccinato, dato che comprende chi non si vaccina per scelta e chi non può perché ha delle patologie». Il direttore generale dell’Ufficio scolastico regionale per la Lombardia, Delia Campanelli, fa il punto della situazione, illustrando i risultati dell’ultimo monitoraggio interno condotto dall’ufficio, per conto del Ministero, nel mese di giugno. «Entro dicembre sarà pronto un monitoraggio aggiornato con i dati completi sui non vaccinati in tutte le scuole», ha spiegato la dirigente sottolineando che «nelle scuole lombarde non ci sono particolari problemi e le segnalazioni arrivate sui non vaccinati sono in numero inferiore rispetto a quelle dello scorso anno». Nelle scuole dell’infanzia, dov’è prevista per gli inadempienti l’esclusione da scuola, i non vaccinati rappresentano lo 0,48%. Salgono attorno al 2% nella scuola superiore, quando a mancare spesso sono i richiami.

«Per i genitori è prevista la possibilità di presentare una autocertificazione - ha spiegato Campanelli -. Alcuni presidi non le accettano, noi non abbiamo dato su questo delle indicazioni generali perché vige l’autonomia scolastica e il dirigente scolastico adotta la decisione che ritiene più opportuna». In generale però, secondo l’Ufficio scolastico regionale, la maggior parte dei presidi lombardi applica la norma e accetta le autocertificazioni.

Sul tema  l’Associazione nazionale dirigenti scolastici, guidata da Paolino Marotta, chiede chiarezza: «A seguito degli sviluppi e delle ultime dichiarazioni dei Ministri in merito alla questione dell’obbligo vaccinale che hanno alimentato ulteriore incertezza tra i dirigenti scolatici e i genitori, ribadiamo la necessità di fornire alle scuole indicazioni legittime, chiare, ufficiali e sostenibili in ordine alla frequenza di tutti gli alunni, in tempi compatibili con l’organizzazione e il buon funzionamento dell’attività didattica». L’Andis difende l’autonomia scolastica e respinge la proposta di emendamento che indica la possibilità di autocertificare la regolarità dello stato vaccinale: «I certificati medici sanitari non possono essere sostituiti da altro documento», lo dice la Legge Lorenzin, e «in ogni caso i dirigenti scolastici hanno l’obbligo di tutelare il diritto alla salute di quei bambini che, a causa di patologie varie, non possono essere sottoposti a vaccinazioni. A questi bambini va comunque garantito il diritto di frequentare la scuola in condizioni di massima sicurezza e all’interno di soluzioni organizzative non pasticciate».

 

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