GIULIA BONEZZI
Cronaca

Covid Milano: hub vaccinale a Garibaldi e in cinque supermercati

Trovati nuovi spazi (anche in Rubattino e Missaglia), ora Ats cerca personale. Risolto il caso della paziente fragile: può prenotare il richiamo a cinque mesi

Vaccinandi in coda davanti al mega hub di Palazzo delle Scintille a Milano

Milano - Sarà aperto un hub "da massimo 30 linee vaccinali, di cui almeno 20 da attivare" alla stazione Garibaldi, e altri cinque, da tre linee ciascuno, nei supermercati Esselunga di Rubattino e via dei Missaglia a Milano, di San Donato, Pioltello e Pantigliate nell’hinterland: i primi risultati del bando dell’Areu per trovare nuovi spazi in cui iniettare vaccini antiCovid sono nero su bianco in un bando pubblicato mercoledì sera sul sito dell’Ats di Milano per trovare vaccinatori ("primariamente" strutture private che già lavorano per il servizio sanitario regionale e cooperative di medici di medicina generale, "in subordine" privati non ancora contrattualizzate) per i centri già “battezzati“, ma anche per raccogliere nuove "proposte autonome di centri vaccinali". È il piano annunciato dal coordinatore della campagna antiCovid lombarda Guido Bertolaso: vaccinare "anche nelle stazioni e nei supermercati" per accelerare i richiami necessari a frenare l’avanzata della quinta ondata pandemica.

E per potenziare l’offerta di prime dosi ai “ritardatari“ spinti dall’introduzione, da domani al 15 gennaio, del super green pass che preclude ai non vaccinati o guariti una serie d’attività ludiche anche in zona bianca (mentre il green pass base, ottenibile anche con un tampone rapido ogni 48 ore o molecolare ogni 72, resta valido per il lavoro ma diventa obbligatorio per prendere i mezzi): nell’ultima settimana in Lombardia sono state prenotate in media 4.702 nuove vaccinazioni al giorno, alle quali, ha spiegato la vicepresidente e assessore regionale al Welfare Letizia Moratti, vanno aggiunte le presentazioni spontanee senza prentazione che in questi giorni allungano le attese di chi ha prenotato regolarmente negli hub vaccinali.

Intanto è stato risolto il problema, di cui avevamo dato conto ieri sulle pagine del Giorno , della paziente fragile alla quale il sistema di prenotazione di Poste continuava a proporre appuntamenti per la terza dose a sei mesi (e non a cinque, com’è previsto da dieci giorni per tutti i “booster“) dall’ultima ricevuta: ieri era possibile anche per lei prendere appuntamento a 150 giorni, e dalla Regione assicurano che la piattaforma è stata “sbloccata“ per chiunque si trovasse nella stessa situazione. Il ritmo d’iniezioni antiCovid somministrate in Lombardia da giovedì ha superato le 80 mila quotidiane (venerdì 83.052), e i richiami già iniettati ieri erano 1.361.007 di cui 430.557 nella provincia di Milano (del totale, 89.529 sono stati somministrati nelle Rsa, 30.405 in farmacia e 13.451 a domicilio). Le prenotazioni della terza dose anche ieri (sabato) hanno superato le centomila, la media nell’ultima settimana è stata di 152.791 al giorno. Tra già “richiamati“ e prenotati, 3.629.126 lombardi hanno già aderito al “booster“, su 8.032.734 complessivi che hanno completato il ciclo vaccinale (anche da meno di cinque mesi).