Scontro sui vaccini, Sala: "Medici costretti ad arrangiarsi". Gallera: "Mossa elettorale"

Si accendono i toni dello scontro tra Regione e Comune di Milano sulla campagna di vaccinazione antinfluenzale

Il sindaco Giuseppe Sala e l'assessore Giulio Gallera (Dire)

Il sindaco Giuseppe Sala e l'assessore Giulio Gallera (Dire)

Milano, 4 ottobre 2020 - Prosegue il botta e risposta a distanza sulla campagna di vaccinazione antinfluenzale tra Comune di Milano e Regione Lombardia. Dopo l'attacco di ieri del vicesindaco Anna Scavuzzo, e la replica a stretto giro dell'assessore lombardo al Welfare Giulio Gallera, oggi è il sindaco Beppe Sala a tornare sull'argomento. E con toni niente affatto concilianti. "Le affermazioni di Gallera - afferma Sala - sfiorano il ridicolo anzi sono ridicole. Le fa uno che ha fatto politica senza che nessuno se ne accorgesse per un sacco di anni, nel momento in cui ha avuto visibilità mediatica ha pensato di candidarsi per fare il sindaco nel mezzo di una pandemia. Da Gallera non mi sento tutelato come cittadino lombardo nel suo ruolo"

Ma non è tutto. Il primo cittadino meneghino incalza: "andiamo alla sostanza, e vorrei che confutassero la mia affermazione, cioè che in questo momento la sanità lombarda sta dicendo ai medici del privato convenzionato che si devono arrangiare con i vaccini.  Li abbiamo chiamati eroi solo pochi mesi fa e adesso gli diciamo arrangiatevi con i vaccini. Poi andiamo a vedere come hanno fatto le gare, andiamo a vedere le gare deserte per i vaccini, che qualcosa non va assolutamente è certo  - ha aggiunto -. Per cui noi non è che stiamo facendo politica, se volessi fare campagna elettorale mi sarei già ricandidato. Il tema è che stiamo pensando alla salute dei lombardi e la situazione deve rimanere sotto controllo".

Gallera: "agghiacciante"

Non rinuncia a dire la sua l'assessore lombardo al Welfare Giulio Gallera, che su Facenook replica alle parole di Sala: "Ritengo una vergogna assoluta fare campagna elettorale sulla salute dei più fragili". L'assessore parlato di una cosa "agghiacciante", una "mossa elettorale" ovvero quella di "dare i vaccini ai dipendenti comunali sani sottraendoli agli anziani, ai malati di tumore e alle donne incinte e tutto questo per ottenere il loro consenso alle elezioni comunali dell'anno prossimo. Capisco - aggiunge Gallera - che vedere crollare la propria immagine di uomo del fare e di successo sia molto doloroso, al punto di decidere di non ricandidarsi per paura di perdere le elezioni, ma in momento ancora critico e delicato per la salute dei nostri concittadini sarebbe necessario una costruttiva collaborazione istituzionale tuttavia non la si può pretendere da chi nella vita non ha mai agito con 'spirito di servizio' ma solo per vanità e ambizione personale". 

"Tutti i medici di medicina generale - sottolinea Gallera - sono stati coinvolti dalle Ats nella campagna vaccinale antinfluenzale e anzi, colgo l'occasione per ringraziarli per la disponibilità sia a vaccinare presso i propri studi, laddove ci siano le condizioni logistiche per farlo, oppure presso i locali individuati e messi a disposizioni dei sindaci lombardi". Mentre sul fronte personale Gallera contrattacca: "Per quanto riguarda gli insulti al sottoscritto con grande umiltà rivendico orgogliosamente i tanti anni al servizio della mia città e della mia regione peraltro sempre grazie alla fiducia e al consenso di migliaia di milanesi e lombardi (ricordo a Sala che nel 2018 sono risultato il più votato di tutti i partiti a Milano). L'operato mio e di Regione Lombardia nella più grande pandemia dal dopoguerra che ha travolto la nostra regione quale prima area del mondo occidentale - ha concluso l'assessore al Welfare - verrà giudicato dalla storia e dagli elettori quello che è certo è che questo momento drammatico ha fatto emergere l'assoluta evanescenza e inconsistenza del sindaco Sala che verrà ricordato per le magliette 'Milano non si ferma', per gli aperitivi sui Navigli mentre si riempivano le terapie intensive e per aver mandato in ferie i vigli urbani durante il lockdown".

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