MARIA RITA
Cronaca

IA e Internet: il pensiero manipolato

Il libro "Il Tarlo" di Gianfranco Lizza mette in luce l'impatto della comunicazione e dell'intelligenza artificiale sul pensiero e la coscienza delle persone, soprattutto dei giovani. Avverte sul rischio di manipolazione da parte dei poteri politici ed economici, sottolineando la necessità di investire in Africa per il futuro dell'Unione Europea.

Parsi

Al tempo del virtuale c’è un libro “Il Tarlo” di Gianfranco Lizza che tutti, proprio tutti, dovrebbero leggere. Il libro sottolinea e documenta gli effetti della comunicazione sul cervello delle persone. C’è sempre stata nel passato comunicazione e propaganda ma ai nostri giorni il loro effetto è moltiplicato in forma esponenziale attraverso lo sviluppo e l’uso dei più moderni strumenti comunicativi e con l’introduzione avventata, improvvisa, non controllata adeguatamente, dell’intelligenza artificiale. Quest’ultima andrebbe controllata perché altrimenti si corre il pericolo che mandi all’ammasso non solo il pensiero ma anche la coscienza dei popoli. Poichè la rete, i social e l’intelligenza artificiale tendono a sovrapporsi all’istruzione nelle scuole, nella famiglia e condizionano, manipolandola, la mente dei giovani. I giovani abiteranno il futuro ed è su di loro che i grandi potentati politici ed economici rivolgeranno sempre di più la loro attenzione. Anche per manipolarne il pensiero e le coscienze verso il raggiungimento dei loro obiettivi politici ed economici. Visto che i Paesi occidentali stanno invecchiando (quelli del G7 contano appena 800 milioni circa di individui sugli otto miliardi della popolazione mondiale) necessiteranno sempre più di risorse umane. Perciò dovranno cercare di assimilare od integrare nel loro ceppo demografico oppure attrarre nella loro sfera di influenza, i giovani dei continenti e delle regioni demograficamente in crescita in America Latina, in Africa ed in Asia. Per l’Unione Europea è giunto il momento di intervenire e investire massicciamente in Africa. Internet è oggi la base di partenza per l’affermazione del potere attraverso la comunicazione e l’informazione. Ma solo gli Stati leader e le grandi aziende pubbliche e private gestiscono realmente le antenne del potere. Le vere derive autocratiche del futuro stanno proprio in questi poteri che saranno sempre più invasivi. “Il Tarlo” è un libro che si legge facilmente, ricco di spunti e di riflessioni e credo fornisca un serio contributo all’evoluzione degli studi geopolitici arricchendoli.

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