Campagna anti-influenzale, Scavuzzo all’attacco: "La Regione ci nega i vaccini"

Replica Gallera: polemica ingiustificata

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Guerra aperta sui vaccini anti influenzali tra il Comune di Milano e la Regione Lombardia. Ad accendere la miccia è stata la vicesindaca e assessore alla Sicurezza, Anna Scavuzzo, che ieri mattina ha attaccato Palazzo Lombardia affermando che "non dà i vaccini al Comune di Milano". Il Comune ha ricevuto infatti una email in cui viene precisato che non saranno disponibili dosi di vaccino per "convezioni extra categorie" fragili, in questo caso per migliaia di dipendenti pubblici come l’amministrazione aveva chiesto. L’invito a Palazzo Marino è "se ha qualche accordo preliminare con altra struttura privata a procedere in tal senso". Scavuzzo ha parlato quindi di "voltafaccia della Regione che costringe il Comune ad andare sul mercato privato a ottobre: avessimo saputo prima che era in sofferenza e non sarebbe stata in grado di garantire una fornitura extra di 3000 dosi, al massimo 5000, avremmo da subito deciso altrimenti".

A replicare alle accuse è stato l’assessore al Welfare lombardo, Giulio Gallera. "È triste che la vicesindaca pieghi la sua carica istituzionale a una polemica ingiustificata e strumentale" perché la Regione "coprirà gratuitamente" con il vaccino, come fanno tutte le altre, "le fasce target della popolazione" stabilite dal ministero della Salute. "Mi auguro - ha proseguito poi Gallera - che questo atteggiamento non sia l’avvisaglia della campagna elettorale". Lo scontro istituzionale ha portato con sé le polemiche politiche con la Lega che ha accusato il Comune di "diffondere fake news", come ha scritto il capogruppo del partito al Pirellone, Roberto Anelli, e il Pd che, con Francesco Majorino, ha parlato di come "mentre il sistema pubblico va a rilento per colpa di Fontana quello privato fa i propri affari".

Re. Mil.

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