MONICA AUTUNO
Cronaca

Vaccini all’ospedale Serbelloni di Gorgonzola: anziani in coda da tutta la provincia

Parte la campagna anti-influenzale di Asst. Sul territorio 68 medici di base su 320 non aderiscono

Influenza, vaccino (foto Dire)

di Monica Autuno

Arrembaggio al vaccino anti-influenzale, campagna Asst Melegnano Martesana al via anche all’ospedale Serbelloni di Gorgonzola: l’altra sera raduno vaccinale per oltre 240 over 65, ieri è toccato ai bambini, vaccinati ancora a Gorgonzola e all’ospedale di Melzo. Le settimane in arrivo saranno quelle del debutto anche per le sedi vaccinali esterne ai presidi ospedalieri e agli ambulatori: palestre e auditorium, centri polivalenti e spazi riunione, messi a disposizione dai Comuni e dove entreranno in azione medici e pediatri di base. A tranches, causa il noto ritardo approvvigionamenti. Lo scorso anno furono vaccinate sul territorio dell’Asst Melegnano Martesana 85 mila persone, fra anziani e fragili. Ci si aspettano numeri moltiplicati. Over 65, pazienti fragili, bambini e donne in stato di gravidanza i primi in elenco. La fascia 60-64 anni teoricamente passa un giro, le prenotazioni, dove possibile, vengono rinviate. Laddove il medico di base non abbia aderito - in 65 su 325 "e non sono pochi"- la prenotazione viaggia su portale e qui saltano gli schemi territoriali. L’altra sera, al Serbelloni, utenti di zona ma anche in arrivo dal capoluogo o da altre zone della provincia: "Vengo da Sesto, questa era la prima data utile. O meglio prima c’era Rozzano: ma come ci arrivavo?". "Ho aspettato, mi avevano proposto Milano Loreto. Invece a un mio amico, che abita a Milano Loreto, l’hanno indirizzato qui". Fa un po’ di chiarezza la dottoressa Alessandra Nardi, dirigente del servizio vaccinazioni. Primo dato. Slot prenotazioni ormai saturi. "Vi sarà un breve stand by, e saranno calendarizzati nuovi appuntamenti man mano che arrivano i vaccini. Sino a gennaio, pare". I vaccini ci sono? "I vaccini arrivano. Non credo di svelare segreti nel dire che Regione è in ritardo su questo fronte. Ma qui abbiamo vissuto e viviamo un’emergenza da primato. Comunque, se ci avessero riempito di dosi avremmo avuto problemi di stoccaggio". Come funziona, dunque? "Il cittadino chiama il numero unico. Il cup, all’altro capo del telefono, tramite codice fiscale accede alle informazioni necessarie: informa se il medico di base dell’utente è aderente e procede in alternativa all’appuntamento".

I dottori aderenti intanto lanciano l’sos vaccini. In alcuni casi stanno disdicendo appuntamenti. "Speriamo rinviino e basta. Un travaso eccessivo sul numero regionale non è in questa fase sostenibile". I grazie. "Al personale, che non si sta risparmiando, e al nostro direttore generale che adeguato le retribuzioni, dimostrando grande sensibilità. Ai medici che stanno collaborando, e a tanti sindaci che mettono a disposizione spazi ed energie".