Vaccini, oltre metà dei 75enni ha prenotato

Da mercoledì gli over 80 che non hanno aderito prenotano con Poste, e quelli in attesa di chiamata possono andare direttamente nei centri

Vaccinazione

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Milano - In due giorni più di metà dei 449.862 lombardi tra i 75 e i 79 anni hanno fissato l’appuntamento per il vaccino antiCovid, che inizierà a essere iniettato loro da lunedì 12 aprile: a ieri sera le prenotazioni con il nuovo sistema governato da Poste italiane erano 241.545 (il 53,7% degli aventi diritto) di cui 220.988 tramite il portale, 16.176 telefonando al numero verde (800 894 545), 2.604 al Postamat e 1.775 rivolgendosi ai portalettere. 

Da venerdì 9 aprile, quasi seicentomila tra "estemamente vulnerabili" e disabili più i loro caregiver potranno iniziare a prenotarsi con lo stesso sistema, ma già da mercoledì prossimo, 7 aprile, gli ultraottantenni che ancora non hanno aderito alla campagna vaccinale (e risultavano, a ieri mattina, 61.871 in Lombardia) potranno prenotare direttamente l’appuntamento sul nuovo portale di Poste, che sta funzionando molto meglio di quello di Aria sul quale possono solo chiedere il vaccino. 

Mentre gli ultraottantenni che con il vecchio sistema avevano aderito, ma sono ancora in attesa che venga loro fissato un appuntamento con una telefonata o un sms (per un disservizio di Aria, o anche per un errore nell’inserire i loro dati com’è accatuto alla nonna di Fedez), da mercoledì 7 a domenica 11 aprile potranno semplicemente presentarsi senza appuntamento (muniti di tessera sanitaria e documento d’identità) al centro vaccinale più vicino per ricevere la prima dose, ha confermato la vicepresidente e assessore al Welfare della Regione Letizia Moratti ringraziando il coordinatore Guido Bertolaso e Poste che, "dietro sua istanza, hanno provveduto a organizzare" il rush finale per gli over 80. 

Che non si ferma né a Pasqua (27 centri vaccinali sono aperti oggi per somministrare 7.656 dosi, di cui 1.854 tra il Milanese e il Lodigiano) né a Pasquetta, quando il ritmo accelererà a 28.632 iniezioni in 79 centri (9.132 nell’Ats Metropolitana), con l’obiettivo di chiudere il giro delle prime dosi negli hub, che prima del V-Day di ieri era arrivato al 63% degli anziani che hanno chiesto il vaccino fuori dalle Rsa. Se il personale scolastico, che mercoledì torna in aula fino alle prime medie, già ieri mattina era vaccinato al 79%, la la corsa contro il tempo è per dare quella copertura dalla malattia grave prodotta già dalla prima iniezione agli anziani che col Covid rischiano di più. Ieri, con altri 97 morti, il conto della strage ha superato le 31mila vittime (31.056) in Lombardia.

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