
di Roberta Rampini
"A Cerchiate, Cerchiarello e Pero oggi la salute è un diritto negato. Siamo stanchi ma non rassegnati, il Comitato si attiverà con iniziative affinché sia garantito a tutti il diritto alla salute". L’emergenza medici di base a Pero subisce un altro colpo. Lo scorso 25 novembre ha cessato l’attività il dottor Tommaso Reginato, che esercitava a tempo pieno nello spazio del punto prelievi di via Risorgimento nella frazione di Cerchiate. Il medico aveva chiesto e ora ottenuto il trasferimento in un altro Comune del Rhodense.
Al suo posto ieri è arrivato il dottor Aldo Cinquegrana, ma solo due giorni alla settimana, in orari che non sono ancora stati comunicati. Oltre a lui, nella frazione di Cerchiate c’è la dottoressa Viola De Lucia. Ma non bastano, tant’è che molti cittadini hanno dovuto scegliere un medico in un altro Comune del distretto rhodense. "È un vergogna – commenta Patrizia Vilardo, portavoce del Comitato ‘Medici per Cerchiate e Pero’ – da un medico a tempo pieno passiamo a uno a mezzo servizio con in aggiunta il disagio di dover provvedere a effettuare il cambio medico perché il passaggio non sarà automatico come ci avevano assicurato verbalmente qualche settimana fa". Il danno, la beffa di una promessa non mantenuta e, ciliegina sulla torta, ieri mattina qualche cittadino che si è recato in farmacia per fare la scelta del medico non ha potuto farlo perché il sistema era bloccato a causa del fatto che era stato caricato sul portale il nome sbagliato del medico. A Pero (centro) attualmente ci sono solo tre medici (prima erano quattro), si tratta di tre dottoresse che hanno già raggiunto il numero massimo di pazienti e quindi non possono accettarne altri. Ma pare che una di loro all’inizio del prossimo anno vada in pensione. A conti fatti il prossimo anno ci saranno solo quattro medici (che possono accogliere 1.500 assistiti ciascuno) a fronte di una popolazione di quasi 10mila abitanti (esclusi i bambini). "Tra i molti disagi della sanità ci sono centinaia di cittadini che sono costretti a peregrinare in altri Comuni per difendere la loro salute. Molti di loro sono anziani o persone fragili che non possono spostarsi in autonomia – conclude Vilardo –. Nessuna legge regionale, nessun regolamento, nessun abuso può frapporsi tra i cittadini ed i diritti loro riservati dalla Costituzione, come quello alla salute". Il Comitato si farà portavoce nei confronti di Ats e Regione Lombardia e chiede ai cittadini di segnalare all’indirizzo medicipercerchiate@gmail.com difficoltà, disservizi e disagi.