
Il già due volte candidato sindaco Giorgio Salvo ci riprova. Su di lui, 30 anni, una laurea in giurisprudenza e un lavoro come consulente aziendale, scommette una coalizione formata da Cinque Stelle, Pd e lista civica Sinistra ecologica solidale e partecipata.
Perché questo ritorno in politica, dopo che già aveva lasciato il suo ruolo di consigliere comunale?
"Ho lasciato perché ero stanco di certe dinamiche consiliari, con poco spazio per le minoranze. Ora mi ripresento come figura indipendente, sostenuta da partiti che hanno visto in me la possibilità di fare sintesi".
Quali aspetti di San Giuliano vanno cambiati, migliorati?
"Intanto c’è la questione Genia, che è ben lungi dall’essere risolta. Vedo una situazione statica, complicata dal fatto che due soggetti che vantano crediti verso la società si sono opposti al concordato fallimentare presentato dal Comune".
Poi?
"L’urbanistica va rivista totalmente. Non possiamo portare a San Giuliano nuovi residenti, senza un potenziamento di servizi come gli asili-nido, uno dei settori dove oggi la città è in sofferenza. Ancora. La giunta Segala dice di aver potenziato l’attività della polizia locale; in realtà ci sono troppi agenti impegnati in ruoli di polizia giudiziaria a discapito di attività, come il vigile di quartiere, che ad oggi non esiste".
Qual è la prima cosa che farà se sarà eletto sindaco? "Lavorerò a un piano socio-culturale allargato. Non un insieme di eventi spot, ma un sistema pensato per consolidare l’identità civica".
A.Z.