Urbanistica e inchieste. Tavoli, sollecitazioni ai pm ma resta l’impasse: "Il Governo si muova"

Il sottosegretario Morelli: ho detto alla Procura che servono tempi rapidi. L’Ordine degli architetti sulle barricate. "Senza certezze ci rifiutiamo di firmare". E i costruttori criticano la Giunta: le nuove regole stanno paralizzando la città.

Urbanistica e inchieste. Tavoli, sollecitazioni ai pm ma resta l’impasse: "Il Governo si muova"

Urbanistica e inchieste. Tavoli, sollecitazioni ai pm ma resta l’impasse: "Il Governo si muova"

di Annamaria Lazzari

MILANO

"È necessario superare l’attuale momento di incertezza che ha messo in discussione la validità delle regole che, ormai da parecchi anni, presiedono allo svolgimento dell’attività edilizia". L’appello arriva da Regina De Albertis, presidente di Assimpredil Ance, l’associazione delle imprese di costruzione edili di Milano, Lodi, Monza e Brianza, durante il convegno su "La Milano del futuro: un dialogo costruttivo". A tenere banco sono state soprattutto le difficoltà del presente. Da un lato le indagini della Procura di Milano su decine di progetti di rigenerazione urbana che "hanno bloccato ogni attività, paralizzando il settore dell’urbanistica e dell’edilizia a Milano" ha rimarcato De Albertis che non ha lesinato critiche alle mosse del Comune. "A seguito della delibera di Giunta che ha approvato le linee di indirizzo per lo sviluppo delle attività amministrative in materia urbanistico-edilizia, le recenti disposizioni di servizio agli uffici hanno avuto l’effetto non solo di aumentare la situazione già oggi diffusa di paralisi dell’attività edilizia per il futuro, ma di creare anche gravissime incertezze sui cantieri già in corso o in fase di partenza".

"Il Governo ha inteso segnalare alla Procura che è doveroso avere un tempo preciso nel quale vengono definite le decisioni: non possiamo avere tempistiche indefinite perché queste mettono a serio repentaglio l’intera filiera" riflette Alessandro Morelli, sottosegretario alla presidenza del Consiglio, che ha annunciato la disponibilità per l’apertura di un tavolo.

"Noi i chiarimenti ce li aspettiamo dal Governo, non dalla Procura" ha ribattuto Federico Aldini, presidente dell’Ordine degli architetti della provincia di Milano, sollecitando "di arrivare alla formulazione di un quadro normativo certo e chiaro che non lasci aperta la possibilità di interpretazioni in contrasto. Fino ad allora, in una situazione così confusa, sconsigliamo ai nostri iscritti di sottoscrivere qualsiasi tipologia di asseverazione (documento tecnico di un professionista tecnico abilitato ndr)". "Visto che il tema è l’interpretazione di norme, pensiamo che sia necessario un intervento che non può essere che di tipo governativo" ragiona l’assessore alla Rigenerazione urbana del Comune di Milano, Giancarlo Tancredi. Per Gianluca Comazzi, assessore al Territorio di regione Lombardia, la ricetta è "semplificare" ma anche "superare il paradigma secondo cui Milano e la Lombardia sono luoghi dell’edilizia selvaggia. Lo sviluppo in altezza non può essere visto in maniera negativa perché significa non sviluppare in orizzontale e, dunque, consumare meno suolo". "I dati Ispra smentiscono largamente quanto detto dall’assessore Comazzi. Si è densificato moltissimo, attraverso leggi contradditorie, senza neppure monetizzare l’aggravio del peso urbanistico prodotto dalle nuove costruzioni con l’uso della Scia" il pungolo di Lucia Tozzi, giornalista e scrittrice.

Alessandro Maggioni, presidente nazionale Confcooperative Habitat, ha sollecitato una riflessione sulla necessità di attualizzare le leggi fondamentali dell’urbanistica "con un meccanismo in grado di regolare i processi. La liberalizzazione non garantisce una regolazione dei processi di crescita della città", ricordando che "fra il 2015 e il 2021 a Milano città la crescita della rendita dei valori immobiliari è stata del 44%, quella dei redditi medi da lavoro del 13%". "Un problema" concorda Pierfrancesco Maran, assessore comunale alla Casa che ha lanciato un appello ai costruttori e professionisti: "Non state fermi, anche se il momento è di incertezza. Spetterà ai legislatori offrire i chiarimenti ma nel frattempo bisogna continuare a progettare e a ragionare sul futuro della città".

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