Un’altra delle molte inchieste della Procura di Milano sui cosiddetti "serbatoi di manodopera" e su annesse e presunte frodi fiscali, con al centro grandi aziende di vari settori, porta alla regolarizzazione di alcune migliaia di dipendenti. Ups Italia, società del colosso mondiale della logistica, ha presentato un piano di assunzioni per circa 2mila lavoratori, oltre ad aver già versato oltre 80 milioni di euro all’Agenzia delle Entrate. Ups, in sostanza, dopo un confronto costante tra legali e Procura, è intervenuta sul fronte aziendale per eliminare gli aspetti segnalati dagli inquirenti nelle indagini.
Proprio per questo motivo dovrebbe cadere la richiesta di interdittiva del divieto di pubblicizzare per un anno propri servizi e beni che era stata avanzata dai pm. L’udienza è fissata per giovedì, ma la Procura chiederà la revoca dell’istanza.
Nel frattempo, infatti, la società di logistica ha presentato il piano di regolarizzazioni e anche due fornitori si metteranno a posto assumendo almeno altre mille persone in totale. Nell’inchiesta su Ups - una delle tante nei settori della logistica, dei trasporti, dei servizi di vigilanza e non solo coordinate dal pm Paolo Storari - la Guardia di finanza aveva sequestrato, nel dicembre 2023, oltre 86 milioni di euro. I "serbatoi di manodopera", secondo i pm milanesi, sono un "sistema" attraverso il quale grandi aziende si garantiscono "tariffe altamente competitive" sul mercato "appaltando" per i loro servizi la manodopera a cooperative, consorzi e società "filtro" in modo irregolare, con annesso "sfruttamento del lavoro".