Università Statale, le “macerie di Gaza” bloccano l’ingresso di via Festa del Perdono: il video

Milano, nel passaggio principale posizionate una tenda e alcune masserizie per simboleggiare il dramma della Palestina

La "barricata" all'ingresso dell'università Statale (foto Canella)

La "barricata" all'ingresso dell'università Statale (foto Canella)

Milano – Arriva al portone d’ingresso la protesta all’università Statale, dov’è in corso da un paio di settimane un’occupazione degli spazi interni con decine di tende in sostegno al popolo palestinese e contro l’azione militare di Israele a Gaza. Nel primo pomeriggio i manifestanti hanno bloccato l’ingresso principale di via Festa del Perdono.

Le macerie di Gaza

Sotto l’arco che porta all’interno del cortile è stata posizionata una tenda e una serie di masserizie per – spiegano i manifestanti – simboleggiare le macerie in cui è stata ridotta la Palestina. La zona è presidiata dagli agenti di polizia, che monitorano come ogni giorno, l’università per evitare che la protesta degeneri. 

La rissa

Solo sette giorni fa infatti nell’atrio occupato dagli studenti è scoppiata una maxi rissa tra i pro Palestina e militanti di Lotta Comunista, originata da un volantino distribuito dall’organizzazione di estrema sinistra in cui si accusavano gli studenti di miopia politica sulla guerra di Gaza. 

Il Senato Accademico

Nel tardo pomeriggio il Senato Accademico ha approvato una mozione nella quale esprime “la propria condanna dell’escalation di violenza in atto a Gaza, che ha comportato la morte di decine di migliaia di civili e la distruzione della gran parte degli edifici scolastici. Va ribadita con forza, di conseguenza, la richiesta del cessate il fuoco immediato”.

La collaborazione con Israele

Nel documento si fa riferimento poi alla questione “calda” della collaborazione con le istituzioni israeliane.  “In piena coerenza con la finalità della interazione tra culture – dice il documento – la Statale di Milano intende proseguire la collaborazione scientifica con le università straniere di ogni Paese”. 

Fine dell’occupazione

Infime il Senato Accademico “chiede la cessazione dell’occupazione degli spazi delle sedi universitarie, denunciando con forza la situazione di crescente gravità e progressivo degrado. Auspica che, anche attraverso la concessione di spazi specifici, venga immediatamente restaurato il diritto a una legittima libertà di espressione e civile protesta in modo da garantire il diritto costituzionale allo studio e al libero accesso a tutti i locali dell’ateneo dell’intera comunità accademica”.