FEDERICO DEDORI
Cronaca

Milano, la Cattolica "paga" le borse di studio

Stanziati 2,4 milioni per studenti bisognoni e meritevoli. "E lo Stato?"

Franco Anelli

Milano, 25 luglio 2019 - L'Università Cattolica investe 2,4 milioni di euro per gli studenti bisognosi e meritevoli, compensando ancora una volta l’insufficienza di fondi pubblici per il diritto allo studio. Di 2.942 studenti idonei alla borsa di studio, i fondi ministeriali e regionali sono riusciti a coprire il 77,5% tagliando fuori quindi 752 studenti che nonostante ne avessero diritto non avrebbero ricevuto alcun finanziamento. «Gli studenti idonei crescono di anno in anno, ma i fondi rimangono sempre gli stessi», dice la professoressa Antonella Sciarrone Alibrandi, prorettore vicario dell’Università Cattolica e presidente di EduCatt. E ancora: «Lo scorso anno gli idonei non beneficiari erano 600. Servono maggiori investimenti mirati».

Per gli studenti esclusi dalla graduatoria, Educatt offre Student work, l’opportunità di un lavoro a tempo determinato all’interno delle strutture di ristorazione, nel settore librario e nelle portinerie dei collegi: «Ad oggi il progetto impiega più di 50 persone all’anno e gli orari rimangono comodi per aiutare gli studenti a studiare». Dei 752 non beneficiari, ma coperti dall’università, 443 sono studenti della sede milanese, 145 di Brescia, 72 di Piacenza-Cremona e 92 di Roma, inoltre, di questi, 106 sono in sede, 363 sono pendolari e 283 sono fuori sede. Le borse di studio variano da un minimo di 1200 euro a un massimo di 4.500, gli idonei oltre ad essere esonerati dal pagamento delle tasse universitarie hanno anche il diritto a un pasto gratuito al giorno.

«L’obiettivo rimane garantire a tutti la possibilità di scegliere un percorso universitario in Cattolica. In questo anno accademico l’ateneo ha registrato un aumento complessivo del 3,4%». A crescere è anche il dato degli studenti non italiani che studiano nelle università milanesi e si aggiudicano una borsa di studio: il 5% del totale in Cattolica. «A livello regionale una delle ragioni della diminuzione della percentuale di idonei beneficiari è data dal sensibile incremento riscontrato nel numero degli idonei e, in particolare, nel numero degli studenti stranieri – commenta la professoressa Sciarrone – in seguito a tale incremento, è stato da poco riattivato l’osservatorio regionale del diritto allo studio al fine di effettuare un’analisi approfondita della situazione in atto e di dotarsi di dispositivi e strumenti che consentano di rafforzare l’attrattività internazionale del sistema universitario lombardo al contempo assicurando la necessaria tutela, in termini di diritto allo studio, a tutti gli studenti effettivamente meritevoli e bisognosi».