ANDREA GIANNI
Cronaca

La ricetta di Unicredit per la crescita: sviluppo digitale e sociale ma a misura d’uomo

Al Forum dei Territori Lombardia. Remo Taricani, deputy head of Italy della banca: "Tecnologia sì, ma la chiave è investire sul capitale umano"

L'intervento di Remo Taricani

L'intervento di Remo Taricani

Milano – La “priorità numero uno" per le imprese è "specializzare e fidelizzare il capitale umano", di fronte alla sfida della transizione digitale, ambientale e sociale. L’obiettivo, anche su questo fronte, è "creare ecosistemi e partnership strategiche" fra banche, aziende, istituzioni, mondo della formazione e della ricerca. Una strada tracciata da Remo Taricani, deputy head of Italy di UniCredit, durante il Forum dei Territori Lombardia che ieri, nella sede del Made Competence Center Industria 4.0, ha messo a confronto protagonisti della "metamorfosi" in atto.

"Al di là della tecnologia il capitale umano resta determinante – spiega Taricani – l’anno scorso abbiamo assunto mille giovani in Italia, un numero record, ed è stato difficilissimo trovare risorse qualificate". Sullo sfondo l’effetto di un inverno demografico, che apre le porte a scenari delineati da Antonio Calabrò, presidente dell’Advisory board Lombardia. "Ora ogni anno si registrano circa 200mila laureati in Italia – spiega – che in futuro, per effetto del calo delle nascite, scenderanno a 80mila. Servono politiche per attrarre ragazze e ragazzi dall’estero".

Secondo Giovanna Iannantuoni, rettrice dell’Università Bicocca, "dobbiamo anticipare quello che sarà il mercato del lavoro tra 10 anni, quando il 60% degli impieghi attuali non esisterà più". Sfide messe sul tavolo durante gli incontri, nella cornice della "fabbrica digitale e sostenibile" all’interno del Politecnico che fornisce supporto alle imprese nell’affrontare la transizione digitale. Una sfida raccolta in una regione, la Lombardia, dove si concentra il 22% del Pil nazionale e il 27% dell’export. La “locomotiva“, però, rischia di rallentare. "L’anno scorso abbiamo erogato 5 miliardi di nuovo credito in Lombardia – spiega Taricani – ma quest’anno non ce la faremo, a causa dello scenario complesso che stiamo vivendo. L’anno prossimo potrebbe essere duro dal punto di vista della crescita, bisogna sfruttare al meglio gli strumenti a disposizione".

Strumenti come il Pnrr, tema toccato durante diversi interventi del Forum, con partner tecnici Made, Digital Innovation Hub Lombardia e Rete Fondazioni Its Lombardia. "Il nostro ruolo primario in qualità di banca di relazione, oltre a quello di tradizionale finanziatore ed erogatore del credito – conclude Marco Bortoletti, regional manager Lombardia UniCredit – deve essere quello di far comprendere le opportunità, gli investimenti necessari e i rischi di mancato adeguamento al nuovo contesto, svolgendo un lavoro di connessione".

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