FRANCESCO FELICE
Cronaca

Un’esperienza multisensoriale in centro città

Francesco Felice

Buonfantino*

Apple store di Milano ha due accessi: una scalinata in monolite, come se si attraversasse un anfiteatro, e una cascata d’acqua alta 8 metri; lo spazio è sotterraneo. Una sede più scenografica di così, la mela morsicata più famosa al mondo non poteva pensarla. Siamo in piazza Liberty, nel cuore della Milano più chic. Per stupire Apple si è affidata allo studio Foster + Partners: "Non ci può essere maggiore onore e responsabilità che creare una nuova piazza pubblica in Italia, i cui spazi urbani ci hanno sempre ispirato. La fontana è un’espressione di divertimento infantile che parla a ciascuno di noi. Nella sua semplicità, riecheggia l’idea di camminare in una grande fontana senza bagnarsi e la gioia di essere vivi", ha precisato l’architetto Stefan Behling. Accedendo alla piazza, si nota subito la cascata d’acqua che cade su due pareti di vetro, tra l’una e l’altra un passaggio, un percorso multisensoriale attraverso il quale si accede allo store. In alternativa c’è l’anfiteatro sui cui gradini si può prendere il sole e ammirare il grande teatro che è la vita. Il negozio Apple è uno spazio luminoso nonostante sia sotterraneo, i giochi di luce sono stati abilmente studiati, i controsoffitti sono retroilluminati. "L’idea centrale era di creare un luogo in cui le persone potessero incontrarsi - spiega l’architetto Luis Matania - e godersi uno spettacolo". Realizzata nel 2018, l’opera è un altro tassello di contemporaneità e arte realizzata in una città sempre più avanguardista. Agli esperti delle costruzioni, abituati a combattere in Italia contro la burocrazia delle miopi amministrazioni pubbliche, appare ancora più incredibile che si possa realizzare un’opera di questo tipo: nel pieno del centro storico, in un’area vincolata archeologicamente, si è riusciti a costruire una piazza scavata nel selciato e un ampio volume ipogeo sormontato da una teca di vetro. Merito di progettisti coraggiosi, di un’amministrazione che sa guardare al futuro e di una Soprintendenza che non si limita a interpretare la tutela applicando rigide regole dell’immobilismo, ma che si apre a nuovi orizzonti.

*Gnosis Progetti