Sesto San Giovanni, ormai sempre più ex Stalingrado d’Italia, avrà un luogo pubblico dedicato a Sergio Ramelli (nella foto). Lo ha deciso ieri pomeriggio la Giunta, accogliendo la proposta avanzata dal circolo sestese Il Tricolore in commissione Toponomastica. "Lo apprendiamo con grande soddisfazione. Sesto avrà un luogo pubblico dedicato ai caduti degli anni di piombo Sergio Ramelli ed Enrico Pedenovi, così come speriamo che in un prossimo futuro possa avere un giardino dedicato ai caduti riformisti delle nuove Br Marco Biagi e Massimo D’Antona, come da noi altresì richiesto - commenta il circolo cittadino -. Stiamo proseguendo la nostra campagna di valorizzazione della memoria recente, per dare alla città una nuova identità che sia da monito per le nuove generazioni". In città già nei giorni scorsi era esplosa la contrarietà: Michele Foggetta di Avs aveva bocciato senza appello l’idea del circolo e avanzato la controproposta di intitolare una piazza o una via a tutte le vittime del terrorismo, nero e rosso.
"Non abbiamo compreso la polemica, sollevata abbastanza strumentalmente dal consigliere comunale, perché non vi è nessuna velleità di censura verso altre persone che hanno perso la vita durante una durissima stagione della vita sociale italiana - replica Il Tricolore -. C’è solo, ma la volontà di ricordare anche persone più trascurate, ma altrettanto meritevoli di essere ricordate". Il 28 aprile ci sarà l’inaugurazione dello slargo ribattezzato. Alla cerimonia sarà invitato anche il presidente del Senato Ignazio La Russa, che da avvocato penalista difese la madre di Ramelli nel processo che si tenne dieci anni dopo, quando si individuarono i responsabili dell’omicidio. "Nell’ambito del progetto luoghi identitari, Sesto San Giovanni in occasione del 50esimo anniversario dell’uccisione di Sergio Ramelli gli intitolerà un luogo in ricordo. Insieme ci sarà anche l’intitolazione all’avvocato Enrico Pedenovi, anche lui vittima del terrorismo - sottolinea l’assessore all’Urbanistica Antonio Lamiranda -. Una scelta condivisa da tutta la Giunta. Per la comunità un nuovo posto dove ritrovarsi e identificarsi in una Sesto sempre più aperta e inclusiva".
Tra i precedenti già attuati e più discussi il giardino dedicato all’ex senatore Gianfranco Miglio, il Parco Gramsci diventato Parco Caduta del muro di Berlino, il giardino Oriana Fallaci e la via intitolata a Bettino Craxi.