Sono nel limbo, in attesa di regolarizzare la loro posizione in Italia. E questo è anche un ostacolo per potersi vaccinare contro il Covid. Per i cittadini stranieri "in emersione", badanti, colf, braccianti e non solo, la Prefettura promuove così una rete istituzionale di assistenza per l’accesso alla vaccinazione. Con la convocazione di un tavolo interistituzionale coordinato dal prefetto Renato Saccone, che ha coinvolto il Consiglio territoriale per l’immigrazione, è stata lanciata un’iniziativa per assicurare agli interessati un’assistenza nelle procedure di accesso al portale di prenotazione della vaccinazione in Lombardia. Gli enti, i sindacati e le associazioni di volontariato che fanno parte del Consiglio territoriale metteranno a disposizione la propria rete creando sportelli dedicati, ai quali potranno rivolgersi gratuitamente i cittadini stranieri in attesa della definizione della pratica di emersione, che nonostante possano prenotarsi sul portale dal 25 giugno spesso incontrano difficoltà nell’accesso, a causa del loro codice fiscale provvisorio.
La Regione ha indicato agli enti che supporteranno gli stranieri un referente a cui segnalare eventuali criticità. Tra gli sportelli aderenti, il centro di via Sammartini 120, Acli di via Della Signora 3, Cgil Camera del lavoro di corso di Porta Vittoria 43, Sportello Arci Todo cambia di viale Pasubio 14, Fondazione Casa della Carità di via Brambilla 10, Caritas Ambrosiana in via Galvani 16 e varie sedi Cisl-Anolf tra cui quella di via Benedetto Marcello 10. M.V.