REDAZIONE MILANO

"Una piccola foresta spazzata via"

Presidio dei comitati “No vasca“ a Bresso per protestare contro i lavori di rinforzo dell’argine del Seveso.

di Giuseppe Nava

Una spianata brulla con cumuli di segatura e di truciolati qua e là: ecco cosa rimane del bosco da 4 ettari tra la sponda destra del Seveso, la milanese via Aldo Moro, e il cimitero di Bruzzano. Nel giro di 2 settimane è cambiato completamente l’habitat naturale di questo settore del Parco Nord. Le ruspe hanno spazzato via le piante, il sottobosco e le macchie di cespugli che si trovavano all’interno del perimetro di terreno della futura vasca di laminazione da 250mila metri cubici. E con gli alberi sono fuggite anche diverse specie di avifauna che vi dimoravano.

"Ci sono voluti 30 anni per piantumare questa piccola foresta vicino alla città e in 10 giorni è stata totalmente abbattuta" dicono, commossi e arrabbiati, i bressesi del fronte “anti-vasca“. Ieri mattina si sono ritrovati nel parchetto pubblico tra il civico 43 di via Papa Giovanni XXIII e la sponda sinistra del Seveso, per un presidio pacifico e permanente a difesa, ora, proprio di questo angolo di verde pubblico, sotto le finestre delle loro case. Da poche settimane, questo piccolo parco è stato espropriato dal Comune di Milano al Comune di Bresso, come altri terreni sempre sulla sponda sinistra del torrente Seveso nel quartiere “Papa Giovanni XXIII“, in vista della realizzazione dell’invaso artificiale. Il pericolo è che le piante del parco vengano tagliate: "Ci ritroveremo qui tutte le mattine fino a quando l’area non sarà chiusa dalle reti del cantiere", spiega Matilde Minella, portavoce del Comitato “No Vasca“.

"Noi ci saremo per difendere questi alberi. I lavori di rinforzo dell’argine sinistro del Seveso porteranno a un altro disboscamento. Le piante sono l’ultimo lembo di verde che separa i nostri balconi dalla futura vasca: non avremo alcuna barriera naturale". I residenti di via Papa Giovanni XXIII rischiano di perdere anche questo spazio verde, dove il Comune di Bresso ha collocato dei giochi per i bambini del rione. La passerella, che porta all’area del futuro invaso, è stata chiusa. La stessa sorte spetterà a breve al giardino pubblico. Con la cantierizzazione i cittadini "si troveranno totalmente intrappolati dietro alle recinzioni di un’opera che si delinea come devastante ogni giorno di più" conclude il coordinamento dei comitati “Torrente Seveso“.© RIPRODUZIONE RISERVATA