Una nuova perizia sugli alberi di via Falck

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di Marianna Vazzana

Ci sarà una nuova perizia sugli alberi del bosco di via Falck, nel quartiere San Leonardo, attorno alla Casa del Giovane La Madonnina. Questo è emerso durante la commissione del Comune Rigenerazione Urbana e Mobilità, Ambiente, Verde e Animali per discutere del “Piano attuativo“ promosso dalla Fondazione Casa del Giovane La Madonnina in qualità di proprietaria dell’area insieme a Investire Sgr Spa e Redo Sgr Spa. Il nuovo piano prevede che sul 50% dell’area, 21.371 metri cubi, vengano edificati 300-500 appartamenti dedicati all’housing sociale; 10.452 metri cubi saranno destinati alla residenza convenzionata per studenti (circa 400 posti letto). Nasceranno anche un parco e spazi commerciali. E il verde esistente? I cittadini del comitato popolare del Bosco di via Falck si battono da mesi per salvaguardarlo (sabato hanno sfilato insieme alla Banda degli ottoni per ribadire il messaggio) e hanno chiesto "una nuova relazione agronomica che veda la presenza anche di una parte terza. Nella precedente emergeva che tutti gli alberi presenti nelle parti da edificare erano in stato ammalorato: a noi non sembra possibile", dicono i promotori.

I soggetti attuatori dicono “sì“ alla nuova perizia agronomica. Quanti alberi verranno abbattuti? In totale 219, su 616 esistenti, è stato comunicato ieri in commissione. "Ma la nostra volontà è quella di compensare l’abbattimento delle 219 piante con la piantumazione di 645 nuovi alberi, per i quali garantiremo le spese relative alla cura e alla crescita per i prossimi dieci anni". Quindi 1.100 saranno le piante in totale. "Bene, ma prima che queste crescano ci vorranno 30 anni almeno – protesta Monguzzi, capogruppo di Europa Verde –. L’emergenza ecologica e le bombe di calore ci sono adesso". I cittadini hanno fatto sapere di aver misurato le temperature estive: "Quando in piazzale Lotto si sfioravano i 40 gradi, qui ce n’erano 36 grazie al bosco". L’assessore alla Rigenerazione urbana Giancarlo Tancredi ha evidenziato: "Non ho intenzione di rinunciare a 350 alloggi di housing social, che verrebbero edificati qui. Degli alloggi che i giovani milanesi chiedono a gran voce. Ricordo che la metà di quest’area è composta da campi sportivi dismessi e poi c’è uno spazio occupato da una cava inquinata. Gran parte delle case verrebbero costruite in quest’area", che sarà bonificata. Gli operatori garantiscono che "le richieste e le critiche avanzate dai residenti saranno tenute in massima considerazione". Tra i desideri dei cittadini, l’inserimento di servizi sociosanitari.

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