REDAZIONE MILANO

Una navetta per raggiungere il bus che porta a Bussero

BUSSERO

Il bus sostitutivo non ferma a Bussero, il Comune prima bussa ad Atm e Agenzia regionale dei trasporti, poi fa da sè. In campo l’Associazione Anziani con mezzo e personale volontario: da ieri sera istituita la "navetta per la navetta". Ovvero un mezzo di rinforzo organizzato dal Comune per traghettare i busseresi lasciati a piedi dalla chiusura delle stazioni dal centro urbano alla fermata più vicina del bus sostitutivo atm, sulla Padana, all’altezza di Cassina de Pecchi. Due chilometri e mezzo e rotti di tragitto da fare, altrimenti, a piedi. Il tema non è nuovo. Teneva in realtà banco già a molti mesi, da quando è entrata nel vivo l’operazione di sostituzione dei binari sulla linea 2, con lavori notturni a causa dei quali le stazioni vengono chiuse dalle 22 alle 6 del mattino, e i treni sostituiti dai bus. Fermate su tutta la tratta, tranne che a Bussero. Il motivo è tecnico. Per avvicinarsi accettabilmente all’abitato busserese i bus ibridi dovrebbero attraversare uno stretto ponte napoleonico sul Naviglio, e non ci passano. Mentre già ci si confrontava, animatamente, sul tema, ecco l’incidente dell’altra mattina, ed ecco le interruzioni di servizio sui binari che hanno trasformato un’esigenza della sola fascia serale in un’emergenza di tutta la giornata. "La situazione ha carattere di urgenza - così il sindaco Massimo Vadori - e abbiamo deciso di provvedere noi. L’Associazione Anziani Bussero ha messo a disposizione volontari e mezzi, il servizio di trasporto copre il tratto Bussero-Cassina, dove il bus ufficiale ferma in zona caserma dei Carabinieri". Il servizio per i cittadini è ovviamente gratuito e ha debuttato ieri sera dalle 17 alle 20.30, l’ora di punta dei rientri. "Qualora non vi siano alternative, e io spero che da lunedì vi siano - spiega ancora Vadori - lo terremo in funzione sino a quando necessario. Tempistiche nebulose, perchè al momento non abbiamo alcuna notizia sui tempi di dissequestro della nostra stazione e di ripristino delle corse. Qualora i disagi si protraessero nella settimana, valuteremmo di organizzare anche al mattino". Un grazie ai volontari, "abbiamo potuto accelerare i tempi. Gli enti competenti non ci offrivano alternative in tempi rapidi". In coda, una chiosa pungente. "E’ un rammarico constatare ancora una volta che le soluzioni devono arrivare dal volontariato locale, anzichè dagli organismi che devono garantire il servizio".

Monica Autunno