
Nappo* La scuola, intesa come una comunità educante, è un luogo in cui non solo si trasmettono conoscenze, ma si costruisce...
Nappo*
La scuola, intesa come una comunità educante, è un luogo in cui non solo si trasmettono conoscenze, ma si costruisce un ambiente di crescita umana, sociale e culturale. In un contesto del genere l’educazione non si limita alla mera trasmissione di informazioni, al contrario diventa un processo globale che coinvolge tutti i membri della comunità scolastica: studenti, insegnanti, famiglie e, in un certo senso, la società nel suo complesso. Una comunità educante, quindi, è quando la scuola non è solo un luogo dove si impartiscono nozioni teoriche, ma è uno spazio dove si sviluppano anche competenze sociali, emotive e morali. Questo approccio rinforza la dimensione intellettuale con quella sociale ed etica, incoraggiando la formazione di cittadini consapevoli e responsabili. La scuola, in definitiva, diventa il cuore di uno sviluppo che mira alla crescita armoniosa della persona. Essa deve essere un ambiente che sostiene il dialogo, l’ascolto reciproco e la partecipazione attiva. Gli insegnanti in una comunità educante non sono solo trasmettitori di conoscenze, ma anche guide, mediatori e facilitatori di esperienze. Devono essere in grado di spronare l’interesse e la curiosità degli studenti, incoraggiando l’autonomia e la riflessione critica promuovendo però valori di rispetto e collaborazione. La scuola e la famiglia devono collaborare strettamente, comunicando in modo continuo e aperto, per sostenere i giovani nel loro percorso di crescita. Questo dialogo aiuta a comprendere meglio le necessità di ciascun allievo, ad affrontare le difficoltà e a trovare soluzioni condivise. Inoltre la famiglia gioca un ruolo principale nella trasmissione dei valori e nell’incoraggiamento di una condotta responsabile e rispettosa. La scuola non è un’entità solitaria, ma deve essere in connessione con la società.
*Direttore Scuola Freud