Una biblioteca tutta da vivere nel sottoponte chiuso da decenni

Il progetto di rigenerazione prevede sale di studio, lettura e una caffetteria aperte anche la sera

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di Francesca Grillo

La città avrà finalmente una nuova biblioteca. Da anni i cittadini, soprattutto gli studenti, chiedono un posto adeguato per consultare i libri, studiare e prendere in prestito i volumi. L’attuale biblioteca, infatti, non è all’altezza: spazi piccoli, vecchi e soggetti a continue infiltrazioni e allagamenti. La nuova biblioteca sorgerà in uno spazio che sarà riconvertito dopo decenni di chiusura: il sottoponte Galetti, la struttura ideata negli anni Novanta come sede di rappresentanza istituzionale e diventata poi un pub presto chiuso. Un’area ormai in pieno degrado, che sarà così riqualificata diventando un polo culturale. Ad arricchire l’esterno della struttura vetrata c’è già il trittico di murales “Le cure” donato da Marinela Kopo, dentista di Corsico, alla città, con rappresentati Franco Battiato, Gino Strada e Francesca Morvillo.

Dentro, l’edificio ospiterà entro la prossima estate "sale di studio e di lettura – racconta il sindaco Stefano Martino Ventura –, uno spazio caffetteria. Sarà un bellissimo luogo di studio e aggregazione da vivere tutti i giorni e anche la sera, grazie all’apertura prolungata. Diventerà un punto di riferimento per tutta la città". Nei giorni scorsi, il sindaco, l’assessore ai lavori pubblici Maurizio Magnoni e gli architetti dell’ufficio tecnico hanno fatto un sopralluogo con i progettisti incaricati per valutare le condizioni del luogo e avviare, entro fine anno, i lavori. "Dopo tanti anni di abbandono, vogliamo restituire dignità a questi luoghi all’ingresso della città, creando spazi di incontro e cultura", aggiunge Magnoni.

C’è un ultimo punto da chiarire: il progetto nell’area dove sorgeva la fabbrica di ceramiche Pozzi, dove, sulla carta, doveva nascere proprio la biblioteca, grazie a un mega finanziamento ministeriale da oltre 3 milioni di euro vinto da Corsico. Una fabbrica chiusa da decenni e in pieno degrado che, grazie al finanziamento, avrebbe potuto risorgere e diventare un grande polo culturale. "Dalle analisi ambientali preliminari è emersa la necessità di ulteriori approfondimenti che dilatano molto le tempistiche del progetto originario – spiega Ventura –. Per questo, abbiamo deciso di procedere alla ristrutturazione del sottoponte Galetti, in modo da consegnare alla città una nuova biblioteca in tempi più brevi".

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