
"Scappiamo dalla cella per essere a ristorante e accogliervi con pranzi e cene dal martedì a sabato. Voi portate le mascherine e noi vi garantiamo distanziamento". Un gioco di parole per annunciare la riapertura del ristorante “InGalera“ all’interno del carcere di Bollate, l’unico in Italia dietro le sbarre. Dopo i mesi di lockdown e una riapertura alla fine di maggio, il ristorante gestito dalla cooperativa sociale “Abc La sapienza in Tavola“ che dà lavoro a 15 detenuti, riapre oggi. "Allo slogan “andrà tutto bene“ noi preferiamo “celafaremo2020“ e la scritta senza spazi non è un refuso, ma una scelta come segno di forza e determinazione - scrive sui social Silvia Polleri, presidente della cooperativa - In questi mesi abbiamo ricevuto molte telefonate di incoraggiamento, “mi raccomando, non mollate, forza“. Alcuni clienti poi hanno detto di aver pensato spesso a noi durante il lock down, con questa analogia nella privazione della libertà che, sempre di più si rivela un bene davvero prezioso".
Ora è tempo di tornare InGalera per chi sta fuori "e noi riprendiamo l’attività del ristorante in attesa di porter uscire dal carcere anche con i servizi di catering che rappresentano una parte importante della nostra attività". Il ristorante in carcere, come molte attività di ristorazione, a causa della chiusura per Covid ha avuto ripercussioni economiche non indifferenti. Ma ora riparte e ha già messo in calendario per mercoledì 23 settembre la prossima cena con delitto, "La nota fatale", in attesa di definire la nuova cena "Vita in galera: ti racconto il carcere".
Roberta Rampini