ROBERTA RAMPINI
Cronaca

Un guardaroba per amico e contro lo spreco

Nel Palazzo Granaio di Settimo l’oasi del baratto di abiti e accessori: pensata per chi ha bisogno e per chi è alla ricerca di capi sfiziosi

SETTIMO MILANESE

di Roberta Rampini

È un esempio virtuoso di cittadinanza attiva e di lotta allo spreco. Un luogo di baratto di abiti e accessori usati dove tutti, non solo chi ha bisogno, può scegliere capi d’abbigliamento e fare incontri. È il “Guardaroba Amico“ di Settimo Milanese, allestito all’interno di Palazzo Granaio in largo Papa Giovanni.

Aperto nel 2017, l’iniziativa rientra nei progetti di welfare di Oltreiperimentri e ha come partner anche Humana Italia. Qui non ci sono commessi ma cittadini e volontarie dell’Attimo Fuggente – Banca del Tempo, associazione di volontariato attiva sul territorio cittadino.

Chi ha abiti, accessori e giocattoli usati ma in buone condizioni li porta, "il gruppo delle volontarie fa una selezione, suddivide i capi per categoria e per stagione e li sistema sugli scaffali – racconta Arianna Fumagalli, operatrice Oltreiperimentri e responsabile del progetto – tutte le prime domeniche del mese siamo aperti e chi vuole può venire per prendere i vestiti. È uno spazio molto frequentato, in fase pre Covid in media venivano 150 persone, adesso siamo aperti il mercoledì mattina ma solo su appuntamento e c’è sempre una grande richiesta con il tutto esaurito". Solo nel primo anno, sono state 907 le persone beneficiarie, 3.892 i capi distribuiti e 2.152 i capi donati dalla cittadinanza in questo spazio di condivisione.

Un Guardaroba amico a trecentosessanta gradi che si rivolge a chi ha necessità, si trova in difficoltà economica e non può concedersi di fare shopping altrove. Ma anche a chi vuole curiosare tra scaffali e grucce alla ricerca di un abito vintage o di uno “sfizio“, fosse anche un abito lungo da sera con pailletes da mettere per una festa.

"Tutto è affidato ai cittadini che con grande senso di responsabilità donano e prendono gratuitamente, nessuno controllo quanti indumenti uno prende, nessuno mette in ordine, ma con educazione sono gli stessi cittadini rimettere al proprio posto le cose – continua l’operatrice – con il trascorrere del tempo il Guardaroba è diventato un luogo di incontro e socialità, magari davanti ad una tazza di tè caldo". Scambio, condivisione, aggregazione e un luogo, Palazzo Granaio, che torna a vivere e soprattutto ad essere "la casa dei cittadini". "E come tutte le case continua a migliorare, per esempio due anni fa i cittadini hanno partecipato ad un Bando e ottenuto 2.000 euro che hanno speso per migliorare la cartellonistica e gli arredi del guardaroba – conclude Arianna – senza mai dimenticare lo spirito di solidarietà. Anche quando siamo stati zona rossa, abbiamo fatto delle consegne a domicilio a famiglie in situazioni di bisogno".