
di Monica Autunno
Un grande concerto benefico domani sera, e molte altre iniziative a venire: l’avventura iniziò grazie a lui e il rilancio della Fondazione Marchesi passa anche da “Intrecci”, progetto culturale omaggio al fondatore e benefattore Luigi Marchesi, il sopranista settecentesco celebre in tutto il mondo come uno degli ultimi grandi castrati italiani. Nel 1829, prima di morire, destinò la sua sontuosa villa a Inzago a “ricovero di poveri infermi”: oggi il palazzo ospita la Rsa, il centro diurno e il poliambulatorio che portano il suo nome.
Il sipario sulla figura di Luigi Marchesi si alza domani alle 21, al Nuovo Teatro Giglio, dove va in scena, con allestimenti d’epoca, “Un souvenir da Londra”, straordinario concerto dell’ensemble “Stile galante” del maestro e musicologo Stefano Aresi, ricca selezione delle Ariette del Marchesi che furono pubblicate a Londra fra il 1788 e il 1789, accompagnate a musiche di Mozart, Cervetto, Veronika Dusikova Cianchettini e Anne Marie Krumpholtz. Uno spettacolo "dedicato al Marchesi compositore, che ne mostra i legami con l’ambiente intellettuale e politico londinese. E che vuole ricordare al pubblico non solo le caratteristiche artistiche e umane del noto cantante ma anche ‘raccontare’ il mondo in cui si mosse e si cimentò". Obiettivo benefico. La Fondazione Marchesi, fresca di cambio ai vertici, ha intrapreso una fase di rilancio anche economico "che passa – dice Marta Mura, presidente della Fondazione – anche attraverso una sorta di ritorno alle origini. La Fondazione Marchesi esiste grazie al generoso lascito di allora, ma anche a numerosi altri atti di generosità nei secoli. Un legame con il territorio che ci siamo prefissati di ricucire". E così, infatti, il progetto: "Gli esempi di generosità verso la Fondazione Marchesi sono stati importanti e numerosi. Qualche esempio: è stato grazie ai lasciti dei coniugi Ferrario-Balconi se l’allora ospedale Marchesi ha potuto far fronte alla grave crisi economica patita tra il 1918 e il 1921; così come fondamentale è stato, nel 1948, il lascito dei coniugi Guizzati-Rimoldi per la costituzione dei nuovi reparti di chirurgia, ostetricia e radiologia. In ultimo, grazie al generoso quanto inaspettato lascito della cittadina Rosa Braga, nel 2015 la Fondazione Marchesi ha potuto rinnovare un intero nucleo della residenza per anziani".
L’omaggio a Luigi Marchesi è anche e soprattutto un omaggio a una straordinaria figura artistica. Nato a Milano nel 1754, era entrato nel coro del Duomo nel 1765. Le sue doti canore lo portarono nei teatri di Vienna, Londra, San Pietroburgo. Un aneddoto: nel 1796 rifiutò di cantare per Napoleone in ingresso a Milano, e venne onorato come eroe nazionale. Nel 1806 sitrasferì a Inzago, e nel 1829, firmato il generoso lascito al paese, la morte. Al concerto di domani seguiranno, l’anno prossimo, un evento di pittura a tema “La cura” e una nuova pubblicazione, in collaborazione con l’Associazione studi storici della Martesana.