ROBERTA RAMPINI
Cronaca

Covid a Bollate, un centinaio i bimbi in quarantena

Alla Montessori due docenti positivi benché vaccinati e due classi a casa per aver superato i 3 casi

di Roberta Rampini

Due classi in quarantena perché hanno superato i tre casi di alunni positivi in aula. Due docenti positivi nonostante la doppia dose di vaccino anti Covid-19, due classi in sorveglianza sanitaria attiva con doppio tampone da fare entro cinque giorni e altri 57 bambini (dalla classe prima alla classe quinta) che frequentano il servizio di pre e post scuola in quarantena. È il bollettino della scuola primaria Montessori di Bollate, da ieri alle prese con i primi casi Covid dell’anno scolastico 2021-2022: la mappa dei contagi da tracciare, l’invio delle lettere alle famiglie, le comunicazioni all’Ats, la rabbia e la preoccupazione per possibili focolai tra i bambini.

"È un meccanismo che non funziona – dichiara la dirigente scolastica, Anna Origgi –: le nuove regole in caso di positivi in classe scarica sulla scuola tutte le responsabilità e le comunicazioni da fare ai genitori e all’Ats. Da due giorni il nostro personale di segreteria è bloccato per adempiere a tutti gli obblighi, oltre alle normali incombenze. Questo mette a dura prova la scuola che, con lo stesso personale, deve assolvere a compiti nuovi. Avete presente a quante telefonate e mail di genitori abbiamo dovuto rispondere in questi giorni? E quante lamentele e disagi? Stamattina (ieri, ndr), per esempio, molti bambini sono andati al Pot di Bollate per fare il tampone, ma l’Ats non aveva ancora avvisato l’hub e quindi ci sono stati problemi".

Le nuove regole, di fatto, hanno trasformato i presidi in “autorità sanitarie“ che, insieme ai referenti Covid, devono individuare i possibili “contatti scolastici” e prescrivere le misure relative, "un aggravio di responsabilità che non dovrebbe competere alle autorità scolastiche", aggiunge la dirigente scolastica bollatese.

Ma il meccanismo di gestione dei contagi non è l’unico motivo di protesta, la Origgi punta il dito anche contro il servizio di pre e post scuola. "È un servizio che il Comune ha voluto attivare a tutti i costi, rompendo le 25 “bolle“ (numero delle classi) e riunendo gli alunni in due bolle, una della prima e seconda classe, e l’altra dalla terza alla quinta: avendo più di tre casi ho dovuto mettere in quarantena anche tutti i 57 alunni che frequentano il servizio – spiega –. Io credo che in questo momento storico, di emergenza sanitaria, il servizio non andava organizzato perché ora le conseguenze ricadono tutte sulla scuola e creano ulteriore disagio".

Il Comune nel frattempo ha sospeso da ieri il servizio di pre e post scuola per tutte le classi della scuola primaria Montessori fino al termine della quarantena prevista da Ats. Gli addetti della cooperativa Tre effe Stripes, che gestisce il servizio, hanno già contattato ogni singolo genitore interessato comunicando la sospensione. "I bambini che hanno frequentato il pre e post fino alla giornata di giovedì 25 novembre non potranno recarsi a scuola come comunicato alle famiglie dalla stessa direzione didattica nel rispetto delle disposizioni indicate da Ats, che definirà anche i tempi di rientro e l’eventuale necessità di effettuare tamponi e relativa tipologia", fanno sapere dal Comune di Bollate.