ANDREA GIANNI
Cronaca

Cantieri bloccati dalle inchieste: scatta lo sciopero della fame delle Famiglie sospese

Milano, presidi nelle aree posto sotto sequestro nell’ambito delle indagini sull’urbanistica. Più di 4.000 le famiglie che hanno acquistato appartamenti dove i lavori sono fermi. Prima tappa allo Scalo House di via Valtellina. Intanto Sala sarà ascoltato come testimone a processo

La protesta del comitato davanti a Palazzo Marino con le chiavi degli appartamenti "fantasma"

La protesta del comitato davanti a Palazzo Marino con le chiavi degli appartamenti "fantasma"

Milano – “Il tempo è scaduto, chiediamo una soluzione perché la situazione è sempre più grave e insostenibile". I rappresentanti del comitato Famiglie sospese iniziano oggi uno sciopero della fame itinerante, con presidi giorno dopo giorno davanti ai cantieri posti sotto sequestro nell'ambito delle indagini della Guardia di finanza coordinate dalla Procura sulla gestione dell'urbanistica milanese o rimasti bloccati.

La prima tappa, preceduta da una manifestazione davanti a Palazzo Marino, allo Scalo House in via Valtellina, sequestrato lo scorso novembre. Il comitato riunisce famiglie che hanno acquistato appartamenti in cantieri finiti al centro di indagini oppure rimasti bloccati per la paralisi degli uffici comunali.

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“Da marzo abbiamo ricevuto molte promesse non mantenute e nessuna risposta reale, ma il limbo di più di 4000 famiglie continua - spiegano - e si aggrava". Mostrano un cronometro, perché "oltre 320 giorni e ore, minuti, secondi scorrono implacabili" da quando le famiglie sono "private delle abitazioni che hanno acquistato con investimenti e importanti sacrifici, senza al momento alcuna prospettiva concreta che quelle case verranno loro consegnate".

Il comitato

Il comitato, che nelle scorse settimane ha già incontrato il sindaco Giuseppe Sala, i costruttori, la procuratrice aggiunta Tiziana Siciliano titolare delle inchieste con il pool di pm Marina Petruzzella, Paolo Filippini e Mauro Clerici, rivolge quindi il suo appello alla politica.

"Ogni giorno raggiungeremo un cantiere diverso tra quelli coinvolti nei blocchi - sottolinea Filippo Borsellino -. In ognuno di questi, con alcuni tra noi che saranno sempre presenti durante l’iniziativa itinerante, una rappresentanza delle famiglie vittime dell'emergenza urbanistica milanese protesterà civilmente con il proprio digiuno, raccontando a chi le vorrà ascoltare le proprie storie, confidando in una risposta tempestiva e collettiva da parte della politica. In questo incubo ci sono tutte quelle categorie che la politica ama citare in campagna elettorale: famiglie tradizionali e famiglie arcobaleno, giovani single e giovani coppie, pensionati, cittadini normali che chiedono un presente e un futuro sereno".

Sala testimone a processo

Nel frattempo si è appreso che il sindaco Giuseppe Sala dovrà testimoniare in uno dei processi scaturiti dalle inchieste milanesi sulla gestione urbanistica della città, che hanno messo in difficoltà la giunta. Lo ha deciso la giudice Paola Braggion nella seconda udienza del dibattimento per abuso edilizio, lottizzazione abusiva e falso su Torre Milano a carico di 8 imputati, tra imprenditori e tecnici, ma anche funzionari e dirigenti o ex dirigenti del Comune. Il Tribunale ha ammesso tutti i testimoni citati dalle parti, tra cui appunto Sala, teste chiesto dalle difese, cosi come le ex ministre del governo Conte, Fabiana Dadone e Paola De Micheli.