REDAZIONE MILANO

Un bilancio da incorniciare per l’Uniter

L’Uniter, Università delle tre età di Arese, ha concluso un anno accademico ricco di soddisfazioni e da oggi riprende...

L’Uniter, Università delle tre età di Arese, ha concluso un anno accademico ricco di soddisfazioni e da oggi riprende le attività. Nell’anno appena concluso i soci sono arrivati a quota 1.416, con un incremento del 21% rispetto all’anno precedente. I corsi proposti (tenuti da 96 docenti) hanno toccato quota 159, con un aumento del 18%, e gli iscritti 2.975 (più 29%). Il 68% dei soci è costituito da donne, il 35% viene da fuori Arese e l’80% è diplomato o laureato. Oltre ai corsi, gli iscritti hanno potuto usufruire di 27 conferenze, 6 tra gite e viaggi di più giorni, 4 mostre e 15 spettacoli teatrali. Da oggi cominciano le attività del nuovo anno. Le conferenze del giovedì, che si tengono sempre alle 15 nell’auditorium “Aldo Moro“ di via Varzi, sono aperti a tutta la cittadinanza con ingresso libero. Il primo appuntamento sarà giovedì 9 con “C’era un ragazzo che come noi amava i Beatles e i Rolling Stones“: la “Unit band“ e Silvia Mercoli racconteranno in parole e musica le loro grandi passioni musicali di gioventù. La Unit band è il gruppo musicale dell’Uniter formato da otto elementi che suonano musica italiana e straniera, soprattutto degli anni Settanta. Il 16 gennaio Rossana Di Silvio narrerà la sua recente esperienza in Oriente nella conferenza “Viaggio in Iraq. Appunti di un’antropologa“. Per la “Giornata della memoria“, l’incontro del 23 tratterà il tema con la studiosa delle deportazioni ebraiche Anna Loi, che presenterà la conferenza “Shoah: i luoghi dimenticati della deportazione e dello sterminio in Italia“, in cui esporrà aspetti, luoghi e situazione storica e politica della tragedia in Italia. L’ultimo incontro di gennaio è in programma il 30 con la conferenza “Gli impressionisti: storie di artisti tra curiosità e segreti“, in cui Lia Goffi ricorderà attraverso alcune storie la nascita del gruppo di pittori grazie al quale iniziò l’arte moderna. "Lia Goffi ha dedicato la sua vita all’insegnamento dell’educazione artistica e alla promozione della cultura. Come presidente dell’associazione Scuola uguale Solidarietà, si occupa anche di promuovere e diffondere la cultura e l’insegnamento della pace, della solidarietà e dei diritti umani", concludono da Uniter.

Da.Fa.