REDAZIONE MILANO

"Un anniversario per ricordare e riflettere"

Cerimonia in piazza Diaz e inaugurazione di una passeggiata in viale Bianca Maria a 40 anni dall’omicidio del generale Dalla Chiesa

Tre giorni di iniziative e cerimonie ufficiali per ricordare il generale Carlo Alberto dalla Chiesa, la moglie Emanuela Setti Carraro e l’agente di scorta Domenico Russo, a 40 anni dall’agguato mafioso di via Carini a Palermo. Ieri mattina, dopo la messa nella Basilica di Santa Maria alle Grazie, sono state posate vicino al Monumento al Carabiniere di piazza Diaz sei corone da parte delle più alte istituzioni cittadine. Ad assistere alla commemorazione c’erano molti familiari del generale, dalla figlia Rita Dalla Chiesa ai nipoti, e i familiari di Emanuela Setti Carraro. E poi le massime autorità cittadine, dal prefetto Renato Saccone al sindaco Giuseppe Sala e al governatore della Lombardia Attilio Fontana, oltre al procuratore della Repubblica Marcello Viola, al procuratore aggiunto e capo della Dda Alessandra Dolci e al responsabile dell’Antiterrorismo milanese Alberto Nobili.

Viola ha voluto ricordare il generale dalla Chiesa come il simbolo indelebile del "contrasto alla criminalità mafiosa": "Ho un ricordo diretto di quegli anni – ha spiegato – perché ero a Palermo, stavo iniziando il mio servizio, ero in tirocinio. Ho un ricordo vivissimo dell’arrivo del generale, dell’impatto enorme che ebbe, anche sotto l’aspetto simbolico, e della solitudine che lo accompagnò". Sala ha sottolineato che la cerimonia per i 40 anni dalla strage di via Carini è "un momento importante e una pagina da un lato straordinaria dall’altro buia del nostro Paese e le iniziative servono appunto anche a riflettere su quello che è stato. Purtroppo è stata una storia che non ha mai avuto una verità certa". Fontana ha aggiunto che la commemorazione di ieri ha voluto sottolineare che quello di allora fu "un periodo terribile per il nostro Paese, nel quale c’è stato uno scontro violentissimo ma dal quale si è saputo uscire con le forze migliori. Credo che si debba ricordare il generale come un vero eroe, come una persona che, pur sapendo di rischiare, ha affrontato il pericolo in maniera assolutamente serena. Io credo che uomini come questi dovrebbero sempre essere ricordati".

Le celebrazioni sono proseguite nel pomeriggio, con l’inaugurazione della passeggiata dedicata a Emanuela Setti Carraro, in viale Bianca Maria angolo via Zanardelli. Oggi, nel Cortile delle armi del Castello Sforzesco si terrà il concerto della Banda musicale dell’Arma; domani alle 10, infine, verrà scoperta la targa dedicata a Setti Carraro e Domenico Russo in piazza Diaz.