NICOLA PALMA
Cronaca

Ultimo giorno di scuola "urticante". Spray spruzzato in due superiori: 31 intossicati tra alunni e docenti

Blitz all’intervallo nei corridoi dell’Oriani Mazzini: una studentessa al San Carlo, assistiti altri cinque. Mezz’ora dopo stesso copione al Marelli-Dudovich di via Livigno: in 23 finiscono in pronto soccorso.

Ultimo giorno di scuola "urticante". Spray spruzzato in due superiori: 31 intossicati tra alunni e docenti

Ultimo giorno di scuola "urticante". Spray spruzzato in due superiori: 31 intossicati tra alunni e docenti

Due episodi identici in poco più di mezz’ora. Panico tra studenti e professori. Una trentina di intossicati lievi assistiti sul posto o accompagnati in condizioni non gravi in ospedale. E due indagini di carabinieri e polizia per risalire ai responsabili delle "bravate" da ultimo giorno di scuola. Sì, perché i raid con spray al peperoncino sono andati in scena in due istituti che nel weekend si trasformeranno in seggi elettorali per le Europee e che quindi ieri hanno chiuso i battenti con ventiquattro ore di anticipo.

Il primo blitz in ordine di tempo è avvenuto qualche minuto prima delle 10.30 all’interno dell’Oriani Mazzini, in zona Inganni. Secondo le prime informazioni, all’intervallo un alunno non ancora identificato ha azionato una bomboletta di sostanza urticante in un corridoio. Nel giro di pochi secondi, la piccola nube ha provocato irritazioni a naso e gola di alcuni allievi del tecnico, che inizialmente non hanno capito cosa stesse succedendo e perché si stessero sentendo male contemporaneamente. Il personale ha subito allertato il 112, generando l’intervento dei vigili del fuoco e dei sanitari di Areu, arrivati in via Pisa con due ambulanze e un’auto medica: solo una sedicenne ha avuto bisogno di un passaggio al pronto soccorso del San Carlo, mentre altri sette, di cui cinque studenti e due docenti, sono stati assistiti sul posto. All’Oriani Mazzini sono intervenuti anche i carabinieri della stazione San Cristoforo e della Compagnia Magenta, che hanno subito avviato gli accertamenti investigativi per risalire in tempi rapidi al responsabile.

Dopo un controllo sull’aria da parte dei pompieri, che non hanno riscontrato pericoli, le lezioni sono riprese regolarmente. Da quanto emerge, non è la prima volta che qualche alunno utilizza lo spray nell’istituto di Inganni: nel corso dell’anno scolastico appena concluso, era già accaduto due volte, nelle classi, anche se con conseguenze molto più contenute. Alle 11, altro allarme, stavolta al Marelli-Dudovich di via Livigno, a due passi da piazzale Maciachini. Lì il bilancio è stato decisamente più preoccupante, per fortuna solo per il numero delle persone: in 23, tutti studenti minorenni, sono stati portati in pronto soccorso dai mezzi di Areu (cinque ambulanze e un’auto medica); di questi, quattro sono finiti al Buzzi, tre al San Carlo, quattro al Fatebenefratelli, tre alla clinica De Marchi, tre al San Paolo e sei al Niguarda.

A scuola sono arrivati anche gli agenti del Comando decentrato 9 della polizia locale per governare il traffico e i poliziotti dell’Ufficio prevenzione generale della Questura per raccogliere le testimonianze degli alunni e cercare di identificare chi ha utilizzato la sostanza urticante contro i compagni.