Straziato dal tornio, la moglie Federica si sente male: "Stamattina mi ha detto 'ti amo"'

Gorgonzola, troppo grande lo sgomento nel dover riconoscere il corpo di Rosario Frisina. La macchina su cui lavorava non si è fermata dopo aver agganciato i vestiti

Vigili del fuoco e carabinieri davanti all’elettromeccanica Bonato

Vigili del fuoco e carabinieri davanti all’elettromeccanica Bonato

Gorgonzola, 30 aprile 2022 - Federica si è sentita male quando ha visto Rosario. Il marito è stato ucciso dal tornio all’Elettromeccanica Bonato e lei doveva riconoscerlo. Tutto il tatto dei carabinieri non ha potuto attutire il colpo. È stata una sciabolata dritta al cuore. Hanno passato insieme tutta la vita. Hanno due figli, sono nonni. Il film della loro storia le scorre davanti agli occhi. Parte dalla fine. "Ti amo, ci vediamo stasera", le ha detto il suo uomo poche ore prima di chiudere la porta e andarsene come ogni giorno.

Ma adesso il suo corpo è imprigionato nella macchina della quale era responsabile e che non si è fermata quando i suoi vestiti sono stati agganciati dal meccanismo. Il perché lo chiarirà l’indagine. Si parte da alcuni punti fermi. "Era un lavoratore esperto", dice Elena Dorin, segretario della Fiom-Cgil Martesana. Qualche iscritto fra i 30 dipendenti della fabbrica nata nel 1969 da una piccola realtà artigianale. Oggi "la storia di successo in continuo divenire" stampata sul sito deve fare i conti con una realtà diversa. "Siamo di fronte a un vecchio tornio manuale, ma secondo le norme, se ci si avvicina, deve avere le fotocellule che lo bloccano. Non scattano solo se vengono disattivate, o sono guaste. Oppure, non ci sono – spiega Antonio Castagnoli, segretario della Fiom-Cgil Lombardia – sarà l’inchiesta a chiarire lo scenario. Ma in ogni caso è inaccettabile. Sono qui per Rosario, per sua moglie che l’ha perso perché stava facendo il proprio dovere".

Uno strazio anche per il cognato Emanuele Pandolfi, il primo della famiglia ad arrivare in via Luxemburg. "Non posso crederci", ha detto prima di infilarsi nel capannone dove fino a qualche anno fa lavorava anche lui. Amareggiato il sindaco di Gorgonzola Angelo Stucchi: "La morte di un operaio di 58 anni ci spinge a credere che più che festeggiare il lavoro dovremmo proteggerlo. Non basta la tecnologia per cancellare infortuni e vittime, per riuscirci bisogna riconoscere che il vero tesoro di un’azienda sono sono gli uomini e le donne che la fanno funzionare". "È inaccettabile morire di lavoro nel 2022", per il primo cittadino di Cassina Elisa Balconi. I Frisina abitano nella frazione di Sant’Agata, "dove sono stimati da tutti. La comunità è scossa da una perdita tanto assurda". Ieri sera in Consiglio comunale la città ha ricordato Rosario con un minuto di silenzio.

 

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