
Eros Di Ronza, 37 anni, il 17 ottobre tentò di rubare, con un complice fuggito, gratta e vinci da un bar di viale Da Cermenate
Sarebbero due le forbiciate, una al cuore e l’altra al collocon la recisione della giugulare, che hanno provocato la morte di Eros Di Ronza, il 37enne che la mattina del 17 ottobre tentò di rubare, con un complice poi fuggito, dei gratta e vinci da un bar di viale Da Cermenate. Chiara la dinamica, il ladro sorpreso dai gestori cinesi del bar venne aggredito a colpi di forbici da Shu Zou, 30 anni, e dallo zio Liu Chongbing, 49, rispettivamente nipote e marito della donna titolare dell’esercizio commerciale. I primi esiti dell’autopsia che si è svolta oggi, confermano quanto era parso chiaro fin da quella notte, nelle indagini della Procura. La relazione autoptica deve essere ancora depositata, ma le analisi che hanno evidenziato, da quanto si è saputo, anche un numero maggiore di ferite da colpi di forbici rispetto alle 36 indicate dal primo esame del medico legale. Sarebbero una quarantina in totale. Nei giorni scorsi la gip Tiziana Gueli ha confermato l’accusa di omicidio volontario, contestata dalla Procura nell’inchiesta della Polizia, ma ha scarcerato i due, difesi dall’avvocato Simone Ciro Giordano, disponendo per loro i domiciliari.
La giudice, infatti, pur non riconoscendo la legittima difesa, ha tenuto conto del "contesto particolare" del delitto, "manifestazione di rabbia e frustrazione", perché i due "avevano appena subito un furto che, a quanto dichiarato, è soltanto l’ultimo di una lunga serie". Nell’imputazione originaria erano state indicate almeno venti forbiciate "al petto, all’addome, alla schiena, ai fianchi, alle gambe ed agli arti superiori". In particolare, da quanto si è appreso, sul corpo risultano 44 lesioni da arma bianca, ossia le forbici, tutte inferte mentre Di Ronza era ancora vivo.
Dalle analisi risultano anche ecchimosi compatibili con la caduta a terra e il trattenimento a terra. E la frattura delle costole, stando agli esami, dimostra la violenza dei colpi subiti da Di Ronza.