Nuovo polo tv: la svizzera Umc punta su Milano

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Milano, 15 dicembre 2020 - "Abbiamo scelto Milano perché è una vetrina internazionale: da qui partono le tendenze". Così Carlo Cordara, direttore generale della Universal Media Corporation, holding svizzera con sede a Grono e a Lugano, spiega la decisione di creare un nuovo polo di produzione cinetelevisivo internazionale in Italia e in particolare a Milano e dintorni, nell’anno della pandemia.

Il centro cinetelevisivo in città – in via Belli 14 – è già operativo e col nuovo anno si apriranno studi a Cologno Monzese (da oltre quattromila metri quadri) e a Sesto San Giovanni.​ "Abbiamo deciso di andare controcorrente rispetto alla situazione generale e al momento storico, rilevando una intera struttura – ribadisce – convinti che Milano resti polo della pubblicità, dell’industria, della moda, dell’audiovisivo e che riprenderà presto la sua corsa. Da protagonista. Noi vogliamo esserci, supportando la fase creativa e la fase della ripartenza". Alla holding svizzera fanno capo anche Umc Comunication Multimedia Srl, Umc Edizioni Musicali Srl e International Media Group Television Srl. "Apriamo un centro di produzione che ha al suo interno le strutture per riuscire a gestire tutta la filiera, dalla parte autoriale alla produzione, dal montaggio alla messa in onda – continua Cordara – un investimento a sei zeri grazie al quale gli studi di via Belli sono stati completamente rinnovati e sono già pienamente operativi e grazie al quale a gennaio avvieremo anche lo studio di produzione di Cologno Monzese, ancora più grande, vicino a Mediaset".

Si punta su una tipologia di studi ad altezze diverse per ospitare anche grosse produzioni, sulla realtà aumentata immersiva e sulle ultime tecnologie; si produrranno format televisivi, si gireranno spot pubblicitari, film e fiction. A Milano è stato allestito anche un set virtuale che permette la combinazione in tempo reale di persone e oggetti fisici con una scenografia generata in computer grafica, che può essere utilizzato sia per le trasmissioni che per le dirette tivù e live streaming. E in programma ci sono anche assunzioni e l’acquisizione di nuovi canali sul digitale terrestre. "Abbiamo già accordi con realtà estere interessate ad alcuni format e attirate anche dai costi, molto ponderati – spiega il direttore generale – stiamo continuano a lavorare con la velocità che possiamo tenere adesso, in questi mesi di viaggi limitati e senza pubblico in studio, ma abbiamo già puntate-zero pilota vere e proprie (non le classiche da 5-10 minuti) che spaziano sugli argomenti più vari, dalla comicità all’intrattenimento puro, dai programmi per ragazzi ai documentari, e crediamo che nei prossimi mesi, una volta passata questa pandemia, si potrà fare un buon lavoro su tutti i fronti".

Sono già state coinvolte figure di spicco del settore, tra i primi nomi trapelano quelli di Rita dalla Chiesa, Paola Barale, ci saranno comici di Zelig. Non mancherà anche l’area di informazione e politica. "Presteremo grande attenzione ai contenuti – conclude Cordara – sia nelle nostre produzioni interne, sia lavorando per broadcaster internazionali o piattaforme digitali. Saremo pronti anche a dare sostegno alle piccole e medie imprese, perché no. Nella fase della ripartenza sarà importante per tutti saper comunicare bene".