Due automobilisti mostrano i verbali. Il limite era stato abbassato a 70 km orari
Opera (Milano) - Annullate 150 multe dei tutor della Valtidone. Il giudice dà ragione ai ricorrenti e condanna Città metropolitana a pagare anche le spese processuali. Il ricorso cumulativo contro Città metropolitana promosso da Pino Pozzoli, consigliere comunale di All’Opera e Fratelli d’Italia, è stato accolto dal giudice di pace che ieri ha letto il dispositivo e nei prossimi giorni depositerà la sentenza con le motivazioni. "Un tutor – spiega Pozzoli – voluto dal Comune di Opera e applicato da Città metropolitana a ottobre dello scorso anno tra comunicazioni e cartellonistica fuorvianti. Una battaglia di buon senso, cominciata un anno fa e che oggi ci impone di chiedere al prefetto un intervento su quel tutor, in virtù delle sue prerogative".
Proprio un anno fa furono installati i tutor per il controllo della velocità sulla Sp 412 della Valtidone col contestuale abbassamento dei limiti di velocità da 90 a 70 chilometri orari. La cartellonistica ritenuta non chiara e visibile sollevò un polverone e una raffica di proteste. A Opera Pozzoli decise di raccogliere i tartassati e dare vita a un ricorso collettivo pilota. In pochi mesi erano state elevate decine di migliaia di multe, tutte di cittadini residenti sull’asse Milano-Pavia. "Grazie alla preziosa collaborazione dell’avvocato Valcepina, che ha offerto il proprio servizio pro bono e senza il quale non saremmo arrivati a questa conclusione, abbiamo raccolto in quattro giorni oltre 150 verbali e una trentina di ricorrenti. Ma in tutto quest’anno, come Fratelli d’Italia, abbiamo dato assistenza gratuita a tutti coloro (centinaia) che ci hanno chiesto supporto da Pavia fino a Milano indistintamente – aggiunge Pozzoli –. Città metropolitana ripristini i 90 chilometri orari nell’unico tratto di strada classificato come extraurbano principale e sistemi la cartellonistica se vuole mantenere quei tutor in funzione anche se i punti pericolosi della Valtidone sono nel tratto successivo, dove le carreggiate si riducono senza new jersey divisori e dove, incredibilmente, la velocità consentita li è rimasta inalterata".
In attesa di conoscere le motivazioni delle sentenza Città metropolitana dovrà mettere mano alle casse almeno per pagare le spese legali. E presso il giudice di pace pendono ancora numerosi ricorsi.