MONICA GUERCI
Cronaca

"Tutelate palazzo Gardella il Centro uffici dell’Alfa"

Gli appassionati scrivono al Ministero sostenuti da 260 professionisti e studiosi

di Monica Guerci

La riqualificazione dell’ultima grande fetta dell’ex Alfa Romeo di Arese (un milione di metri quadri), ancora in cerca di destinazione pone diversi interrogativi, fra i quali il destino del “Gardella“, ex Palazzo degli uffici tecnici Alfa Romeo (Centro tecnico), opera degli architetti Ignazio e Jacopo Gardella e Anna Castelli Ferrieri, progettato e realizzato tra il 1968 e il 1974, quando era presidente dell’Alfa Romeo Giuseppe Eugenio Luraghi.

L’edifico, posto fra il centro commerciale di Arese e l’ex parcheggio Expo, da giorni è blindato con pannelli di legno che oscurano finestre e ingressi. È stato infatti svuotato a dicembre dai call center del gruppo Fca e Fiat Italy e dalle sedi di associazioni come il Riar, Fondazione 25 Aprile e Seniores Alfa Romeo, dopo che nel 2020 la proprietà è passata da Fca al Gruppo Finiper di Marco Brunelli che qui possiede l’intera, immensa area dell’ex fabbrica. Brunelli, dopo aver inaugurato nel 2016 di fianco al “Gardella” lo shopping mall più grande d’Europa, ora guarda alle Olimpiadi 2026 per realizzare, sull’altro fianco, anche il primo ski-dome d’Italia. Il progetto è “top secret” e temono possa portare con sé la demolizione del Centro tecnico gli appassionati dell’Alfa Romeo Club Milano, che ne hanno chiesto la tutela al Ministero dei Beni culturali e alla Sovrintendenza di Regione Lombardia. Una battaglia nella quale hanno coinvolto lo Studio Gardella, che ha inviato una seconda lettera al Ministero firmata da Edoarda de Ponti, discendente dei progettisti, e architetti come Pierfrancesco Sacerdoti che, invece, ha promosso una petizione a cui hanno aderito in 260 tra architetti, storici e studiosi di arte, docenti da ogni parte del mondo. Che da soli, però, sottolinea Andrea Vecchi presidente dell’Alfa Romeo Club Milano, "non bastano: serve l’aiuto di tutte le associazioni e appassionati". Oltre al Centro tecnico qui furono realizzati edifici storici quali la Spina centrale dei servizi progettata da Giulio Minoletti nel 1961-1963 (abbattuto nel 2019) e il fabbricato dei fratelli Vito e Gustavo Latis (1967-1976), oggi sede del Museo Alfa Romeo. "Si teme che l’ex Palazzo degli uffici tecnici Alfa Romeo – scrive de Ponti – uno dei primi progetti a cui aveva partecipato Jacopo Gardella, allora giovane architetto, recentemente scomparso, possa subire modifiche sostanziali che ne stravolgano l’aspetto originale o, nell’ipotesi peggiore, si teme che possa essere demolito". Si può rinnovare il passato senza stravolgerlo? La ricetta che indica il presidente dell’Alfa Club è anche una sfida: "La speranza è quella di coinvolgere anche il Politecnico di Milano, quale futuro migliore per questo edificio se non quello di farvi studiare i futuri ingegneri?".